Geolier: "Il grande successo? Ho cominciato con niente, ora voglio sfondare gli altri rapper"
A soli 23 anni Emanuele Palumbo si gode una impennata di vendite e di celebrità da sogno. Ma non basta: ci sono obiettivi più grandi da raggiungere
Appena 23 anni, un autentico decollo verso il grande successo in particolare dopo aver condiviso la hit M' Manc con Sfera Ebbasta. I dischi di platino arrivati uno dopo l'altro e i feature, le collaborazioni che sono la linfa vitale della scena hip hop, che si motiplicano: da Gigi D'Alessio a Emils Killa, fino a Sick Luke e Gué Pequeno. Emanuele Palumbo è per tutti Geolier. Fra i grandi protagonisti di Rock In Roma già in svolgimento (è partito l'8 giugno e prosegue fino al 28 luglio) con un cartellone all star. Tiscali Italia, società del gruppo Tessellis attiva nei settori Telecomunicazioni e Media&Tech, è Official Partner dell'evento. Nel backstage abbiamo conosciuto meglio Geolier nell'intervista realizzata da RockOl.
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Un successo travolgente
Il momento che sta vivendo rende orgoglioso Geolier che sottolinea: "Le persone si sono sentite rappresentate dal mio album, è quello che volevamo fare. Il coraggio dei bambini ha rappresentato non solo la gente di Napoli ma i miei fan e tutte le persone in Italia". Nessun divismo però: "Io c'ho mille insicurezze, faccio errori ma sto imparando a sostenere quel che mi è capitato. Io come persona sto lavorando su me stesso".
Il concetto fondamentale: la realness
Geolier cede per un attimo all'autoironia: "Agli altri rapper li sfonno tutti frà. No scherzo. La cosa più viva che c'abbiamo noi a Napoli è la realness, l'importante è essere reali, poi fare le rime. Ultimamente si sono accesi molti riflettori sul Napoli. Lo scudetto è stato come un cartellone pubblicitario che ha incentivato altro, il turismo, così via. Però abbiamo sempre fatto il c...a tutti. Io farò sempre rap in dialetto ma gli altri li voglio sfondare in italiano, sto lavorando per questo". Una riflessione cinica sulla tv e gli show musicali: "Ora fa figo avere il napoletano in studio in tv, io sono stato felice di non essere stato preso. Non è successo ma non sarei stato pronto. A Sanremo? Ci andrò quando starò bene com me stesso".