The Brutalist capolavoro da Oscar? Esplode la polemica: "Lo hanno fatto con l'AI"


Il cemento, usato in modo grezzo, pulsante, brutale appunto. Le linee delle costruzioni vigorose, potenti, con un che di volutamente "non finito" che invece è firma e stile. Il brutalismo, nato dalle intuizioni dell'architetto francese Le Corbusier, è al centro di uno dei film più apprezzati e discussi dell'anno. Si intitola appunto The Brutalist, ha vinto il Leone d'Argento a Venezia per la migliore regia (di Brady Corbet, allievo del compianto Jonathan Demme) e tre Golden Globe per il miglior film drammatico, la migliore regia e il miglior attore drammatico (Adrien Brody).
Il brutalista è candidato agli Oscar, e immerge lo spettatore in una storia davvero insolita. Quella dell'architetto ungherese László Tóth (interpretato da Brody) che sopravvive ai campi di sterminio nazisti, poi arriva in America dove affronta le esperienze più dure e umilianti, fino a venire riscoperto nel suo talento straordinario e più vero.
Il film va fortissimo ma si porta appresso una polemica nata per l'uso di Intelligenza Artificiale generativa nella sua realizzazione. In particolare, l'AI è stata usata per migliorare la recitazione del protagonista Adrien Body quando si eprime in ungherese, e per la progettazione e realizzazione di alcuni edifici, asse narrativo portante del film. Come considererà l'Academy la possibile candidatura all'Oscar di The Brutalist considerando questo apporto dell'AI? Migliora l'opera senza toglierle peso specifico o "trucca le carte". E' uno scenario che vedremo ripetersi sempre di più nel prossimo futuro.
Fotogrammi dal film

Il cemento, usato in modo grezzo, pulsante, brutale appunto. Le linee delle costruzioni vigorose, potenti, con un che di volutamente "non finito" che invece è firma e stile. Il brutalismo, nato dalle intuizioni dell'architetto francese Le Corbusier, è al centro di uno dei film più apprezzati e discussi dell'anno. Si intitola appunto The Brutalist, ha vinto il Leone d'Argento a Venezia per la migliore regia (di Brady Corbet, allievo del compianto Jonathan Demme) e tre Golden Globe per il miglior film drammatico, la migliore regia e il miglior attore drammatico (Adrien Brody).
Il brutalista è candidato agli Oscar, e immerge lo spettatore in una storia davvero insolita. Quella dell'architetto ungherese László Tóth (interpretato da Brody) che sopravvive ai campi di sterminio nazisti, poi arriva in America dove affronta le esperienze più dure e umilianti, fino a venire riscoperto nel suo talento straordinario e più vero.
Il film va fortissimo ma si porta appresso una polemica nata per l'uso di Intelligenza Artificiale generativa nella sua realizzazione. In particolare, l'AI è stata usata per migliorare la recitazione del protagonista Adrien Body quando si eprime in ungherese, e per la progettazione e realizzazione di alcuni edifici, asse narrativo portante del film. Come considererà l'Academy la possibile candidatura all'Oscar di The Brutalist considerando questo apporto dell'AI? Migliora l'opera senza toglierle peso specifico o "trucca le carte". E' uno scenario che vedremo ripetersi sempre di più nel prossimo futuro.
Fotogrammi dal film

Il cemento, usato in modo grezzo, pulsante, brutale appunto. Le linee delle costruzioni vigorose, potenti, con un che di volutamente "non finito" che invece è firma e stile. Il brutalismo, nato dalle intuizioni dell'architetto francese Le Corbusier, è al centro di uno dei film più apprezzati e discussi dell'anno. Si intitola appunto The Brutalist, ha vinto il Leone d'Argento a Venezia per la migliore regia (di Brady Corbet, allievo del compianto Jonathan Demme) e tre Golden Globe per il miglior film drammatico, la migliore regia e il miglior attore drammatico (Adrien Brody).
Il brutalista è candidato agli Oscar, e immerge lo spettatore in una storia davvero insolita. Quella dell'architetto ungherese László Tóth (interpretato da Brody) che sopravvive ai campi di sterminio nazisti, poi arriva in America dove affronta le esperienze più dure e umilianti, fino a venire riscoperto nel suo talento straordinario e più vero.
Il film va fortissimo ma si porta appresso una polemica nata per l'uso di Intelligenza Artificiale generativa nella sua realizzazione. In particolare, l'AI è stata usata per migliorare la recitazione del protagonista Adrien Body quando si eprime in ungherese, e per la progettazione e realizzazione di alcuni edifici, asse narrativo portante del film. Come considererà l'Academy la possibile candidatura all'Oscar di The Brutalist considerando questo apporto dell'AI? Migliora l'opera senza toglierle peso specifico o "trucca le carte". E' uno scenario che vedremo ripetersi sempre di più nel prossimo futuro.
Fotogrammi dal film

