Lo avevamo visto anche a Sanremo nel 2010, quando era esploso a livello mondiale con la hit Alors On Danse e il primo suo album che lo ha reso una superstar. Da lì è stata un'ascesa continua per Stromae, l'artista belga di origine ruandese che è anche stilista e regista. Tanto, troppo per lui, andato completamente in "burnout" fino al punto di pensare al suicidio.
L'artista ne ha parlato in una intervista data alla rete francese TF1, facendo scalpore e diventando virale sui social quando ha apertamente parlato della sua depressione, aggravata dal senso di solitudine e dall'esaurimento psicofisico che lo ha portato a pensare al suicidio. Il suo nuovo album si intitola non a caso "L'enfer" (L'inferno).
Dopo tanti anni di silenzio a ottobre era uscito il brano Santé, un emblematico "brindisi" dedicato dal cantautore e rapper belga rwandese a tutti coloro che svolgono lavori umili e spesso "invisibili".
Del suo periodo critico di cui ha ancora i segni addosso, Stromae ha detto: "A volte ho pensato al suicidio e non ne vado fiero. A volte si crede che quello sia l'unico modo per farli tacere, questi pensieri che mi fanno vivere un inferno. Il troppo lavoro mi ha portato a un burn-out, a un esaurimento. Ero arrivato al limite".
Alla fine di un lungo tour sold-out nelle arene di tutto il mondo - compreso il Madison Square Garden di New York e il Coachella Festival del 2015 - l'artista, autore, performer, produttore, designer e regista acclamato dalla critica, si era preso una pausa dalla musica. Fra quell'anno e il 2017 è cominciato il suo peggioramento, mentre girava i video per Dua Lipa (IDGAF) e Billie Eilish. Dopo aver toccato il fondo, la lenta risalita. Stromae tornerà live in Italia il prossimo 20 luglio per un'unica data all'interno del Milano Summer Festival (Ippodromo Snai San Siro).
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