Le accuse infamanti, la folla alle udienze, lo stop a una carriera fin lì gloriosa e pluri-premiata. Il suo nome cancellato dai titoli dei film a cui aveva partecipato o eliminato da quelli che entravano in produzione. Da quasi quattro anni la vita di Kevin Spacey è così.
L'attore ne ha parlato senza mezze misure a Zeit Magazin: "I media hanno fatto di tutto per trasformarmi in mostro ma dalla gente io non ricevo altro che affetto". E ancora: "Ci sono persone che hanno paura a stare dalla mia parte perché temono le conseguenze, di finire cancellate pure loro. Ma aspetto l'esito dell'ultimo processo. Ci sono persone pronte ad assumermi quando sarò assolto". L'attore è atteso il 28 giugno dall'ultimo dei quattro processi per abusi e violenze sessuali che finora si sono tutti risolti a suo favore.
Il primo partiva dalle accuse rivoltegli nel 2017 dall'attore Anthony Rapp che chiedeva 40 milioni di dollari di risarcimento, la giuria ha dato ragione a Spacey e glieli ha negati. Le altre due cause sono terminate per morte dell'accusatore e per il ritiro del cosiddetto supertestimone. Resta quest'ultima.
Nel mentre Spacey può lavorare solo con la sua voce e questo ha fatto, prestandola per "Control". Ma è tutt'altro che sconfitto: "Non smetterò di lavorare, non voglio arrugginirmi. Sono pronto".
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