"Mi stavo distruggendo, ma ora sono la donna guerriera dell'Alligatore"





"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)
"Ho avuto un’infanzia talmente dura che tutto quello che ho vissuto dopo non lo vedevo mai così drammatico. Quegli anni mi sono serviti per darmi una corazza: in Brasile non si viveva, si sopravviveva". Schietta e diretta come un proiettile, Shalana Santana, ora che il grande pubblico della fiction Rai l'ha scoperta nei panni di Marielita, la biologa sudamericana che non si sente affatto straniera in Italia e che si batterà per ridare giustizia alle vittime, soprattutto se donne (vedi l'episodio sulle schiave sessuali).
Se nella serie "L'Alligatore" Marielita è così indipendente e grintosa, merito è dell'attrice brasiliana, ex modella, che ha superato momenti difficilissimi e solo da qualche anno sta prendendosi le giuste rivincite professionali. Shalana ha dovuto letteralmente riprendersi il suo corpo: "A 20 anni presi 7 chili e diventai una taglia 38. Da quel momento le agenzie cominciarono a farmi pressione dicendo che stavo buttando via l’unica possibilità che avevo per aiutare la mia famiglia perché ero grassa". Da lì il ricorso a pillole dimagranti di tutti i tipi, anche quelle presenti sul mercato nero.
"Ho avuto un breakdown psicologico. Passai più di un anno chiusa in casa con la testa rasata e piena di brufoli perché il mio corpo stava buttando fuori tutte le schifezze che avevo preso. Quando finirono i soldi e fui costretta a chiederli a mia madre". Eppure lei a quella famiglia aveva risolto i problemi economici grazie al mestiere di modella, dato una casa, sistemato i parenti stretti. Poi il nuovo inizio. Stop alla carriera di modella, avanti con i sacrifici, la vita essenziale ("ho anche fatto la fame") gli studi per preparsi come attrice. Il cinema ("Ci devo pensare", "Arrivano i prof"), la tv ("Don Matteo", "Il bello delle donne") e ora il suo ruolo più importante ne "L'Alligatore" dove sacrifica tutto per battersi contro i criminali del Nordest. Nel mezzo, l'amore per il collega Massimiliano Gallo, protagonista maschile di "Imma Tataranni". E quello per l'Italia: "Non mi sento una straniera qui". (Cr.S.)