Ci ha messo mesi, la Rai del governo Meloni, a dare il via libera alla messa in onda alla nuova stagione di Insider, il programma di inchiesta e retroscena criminali condotto in prima serata i mercoledì su Rai Tre da Roberto Saviano. Il conduttore, scrittore e giornalista si era più volte lamentato del clima di "epurazione" e pesante con quelli non allineati alla maggioranza politica di destra-centro.
Poi Insider è tornato su Rai Tre, con ascolti mai eclatanti e share in discesa. Fino alla puntata di chiusura, del 23 settembre, con l'intervista di Roberto Saviano ad Augusto Di Meo, super testimone fondamentale per la cattura dell'assassino di Don Peppe Diana, il parroco di Casal di Principe ucciso nella sua parrocchia dai camorristi nel 1994. Ma la puntata non è andata oltre il 3,38% di share con 607 mila telespettatori.
Saviano ha gettato la spugna, dicendo di non vedere ulteriori prospettive per il suo programma in Rai. Finisce così una storia sempre più tormentata, come lui stesso ha spiegato su Instagram: "Non è stato facile. Parlare di questi temi in una tv ormai abituata a tempi istantanei e scontri da tifoseria, prendersi il tempo per studiare e approfondire è stato l'obiettivo che mi ero prefissato e che sono grato a ognuno di loro di aver perseguito. Ci abbiamo impiegato quasi un anno per realizzare questo programma e, una volta pronto, per un anno è stato tenuto bloccato dai vertici Rai senza un motivo ufficiale, censurato per meri motivi politici senza alcun rispetto per l'impegno delle persone che ci hanno lavorato e di quelle che hanno prestato la loro testimonianza".
Poi l'appello e il sondaggio: "Volete che questo format prosegua su Youtube?". Al pubblico la risposta, in un clima di amarezza.
Foto da Instagram e fotogrammi Rai