Sul suo Instagram troneggia a petto nudo, posa da macho e mano sulla nuca di una bella donna dal viso nascosto, appoggiata al suo corpo. In tv va in tutt'altro modo, ed è l'ennesima tappa per un Rocco Siffredi che torna a piangere, a singhiozzare, a mostrare il suo lato più depresso e pieno di sensi di colpa. A causa del lavoro che fa da una vita.
Intervistato da Silvia Toffanin, il 60enne Rocco dice fra le lacrime che gli rigano il viso: "Era meglio che non venivo qui”. Mi rendo conto che il mio lavoro non è stato facile per mia moglie, 30 anni insieme. E che ho buttato una croce addosso ai miei figli, alla mia famiglia". Che lui continua a descrivere come bellissima, con figli che lo adorano e una moglie a sua volta adorabile.
Ma i sensi di colpa lo devastano: "Loro la croce però non l’hanno scelta. Mia moglie forse un po’ sì ma i miei figli sicuramente no, questa è la cosa più difficile. Non riesco a far finta che tutto vada bene, non ci riesco proprio. Per 13 anni mio figlio è stato innamorato di una ragazza e i genitori dicevano sempre: ‘tuo padre, però, tuo padre...".
In precedenza, più volte, Rocco Siffredi aveva parlato della sua difficoltà a continuare ad esibirsi sui set porno: "A 60 anni dovrei andare con una 20enne che magari viene con me solo per vedere com'è, ma a quest'età mi sentirei ridicolo, patetico". Ecco perché ha scelto la strada della produzione, dietro la macchina da presa.
Ma che dice la moglie, che andò via quasi subito dai set hard in cui si erano conosciuti, per fare una vita "normale"?. In trasmissione Rosza Tassi, già Rosa Caracciolo, ha detto: "So tutto di lui, è sempre stato così. Lo vedevo ed ero innamorata di lui. Non è stato facile. Io ho sofferto per i giudizi della gente, per i miei figli, ho avuto difficoltà a trovare un posto di lavoro perché ero sua moglie".
Foto da Instagram e fotogramma da Youtube e Mediaset