27 agosto - 21 dicembre 1979. Sono i mesi terribili del sequestro subito da Fabrizio De André e Dori Ghezzi, prelevati dall'Anonima sarda a casa loro, nella tenuta dell'Agnata in Gallura che avevano acquistato, abbellito, per scegliere la Sardegna come terra in cui vivere.
Una pagina dolorosa, vergognosa. Terminata con la liberazione senza vittime, per fortuna.
In occasione dell'85mo compleanno di Faber, che correva il 18 febbraio scorso, Dori Ghezzi, ultima moglie di De André che con lui condivise la dura esperienza di essere sequestrata, lo ha ricordato in un incontro organizzato a Montecitorio. Rivelando anche un gustoso retroscena del sequestro, un paradosso, quasi ironico.
Nelle parole della Ghezzi: "Ci sono parecchi aneddoti come quando uno dei rapitori disse di preferire Francesco Guccini e quindi Fabrizio rispose: ‘Belìn, e perché non avete sequestrato lui?’. Ecco questo è quello che si era creato, un dialogo con quella gente. Almeno quelli che stavano vicino a noi, e questo è servito".
Cosa riportarono De André e Ghezzi dal sequestro? "Il valore della libertà. Non ci siamo neanche ammalati. Abbiamo dormito all’addiaccio seguendo i consigli dei rapitori che ci hanno detto: se vi mettiamo in una casa vi ammalate. Avevano ragione".
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