Stavolta l'hanno detta grossa. Pio e Amedeo, noti per il loro umorismo audace, sono stati travolti dalle critiche a seguito di alcuni commenti controversi su Barbara d'Urso. L'episodio ha innescato un intenso dibattito sulla natura dei loro sketch e sulle linee di demarcazione tra satira e rispetto.
L'antefatto - Barbara d'Urso, come è noto, è stata recentemente esclusa dai palinsesti Mediaset per la prossima stagione e ha espresso la sua delusione per non aver avuto l'opportunità di salutare il suo pubblico. Un fatto che Pio e Amedeo hanno preso di mira nei loro scherzi, scatenando una tempesta di polemiche.
La battutaccia - E' successo durante il Marateale, un festival dedicato al cinema che si è svolto a Maratea dal 25 al 29 luglio, dove i comici hanno avuto l'opportunità di commentare la situazione di d'Urso. In un commento che ha riecheggiato in tutto il web, i due hanno detto: "Quando ci hanno detto ‘venite al Marateale’, abbiamo visto grandissimi nomi, Giancarlo Giannini, Carlo Verdone. Poi abbiamo visto che stava anche Barbara d’Urso... vabbe’, chiamano cani e porci, andiamo pure noi”.
Quando è troppo è troppo - Pessimo gusto? Sta di fatto che la frecciata non è passata inosservata, innescando una valanga di critiche online. Alcuni utenti hanno accusato il duo di mancare di rispetto, commentando: "Senza insultare e deridere le persone non sarebbero nessuno" e "Pessimo tempismo. Si sentono protetti, ma la sensazione è che la loro parabola discendente sia iniziata da un po'".
E non finisce li - Il duo, tuttavia, non si è fermato lì e ha continuato a prendere in giro la conduttrice, alludendo al suo imminente allontanamento da Canale 5: "Quando abbiamo visto Barbara d’Urso pensavamo di non meritarcelo. Tanto con lei ci vediamo a set… ah no". Questa battuta ha ulteriormente infiammato le reazioni su Twitter, dove gli utenti hanno criticato la loro comicità, paragonandola a quella di un "bulletto di terza media" e sottolineando la contraddizione di escludere d'Urso, ma mantenere Pio e Amedeo.
Il dibattito resta aperto: fino a che punto può spingersi la comicità senza trasformarsi in mancanza di rispetto?