Phil Collins e la salute a pezzi: "Viti nella schiena, non sento il piede, non posso fare musica"
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Gli anni sono 74 ma sembrano molti di più. Perché la salute di Phil Collins peggiora costantemente. Il grande compositore pop, cantante e batterista è tornato a parlarne anche di recente con la rivista musicale Mojo. Collins ha detto: "Continuo a pensare che dovrei scendere in studio per fare qualcosa e vedere cosa succede. Ma non ne ho più voglia. Sono malato, molto malato”.
Phil Collins aveva già detto di soffrire di diabete 2 e delle complicazioni dopo un grave infortunio alla colonna vertebrale: “Ho otto viti nella schiena, l’intervento mi ha lasciato il piede insensibile". La lesione risale al 2007 e l'artista ha dovuto lottare per rialzarsi dalla sedia a rotelle. Gli ultimo concerti, con il figlio Nick alla batteria al posto suo, risalgono al 2022, con un Phil Collins seduto sul palco e affaticato. In precedenza era arrivato a legarsi le bacchette alle mani per riuscire a suonare almeno un po' la sua amata batteria, affrontando il dolore dei singoli movimenti.
Poi il peggioramento ulteriore, confermato dal compagno e amico storico nei Genesis, il chitarrista Mike Rutherford: "Phil ormai è quasi immobile a causa della malattia" aveva detto all'Independent. Il doppio intervento alla schiena, nel 2009 e nel 2015, non ha dato grande sollievo al musicista, che ora si affatica al solo pensiero di riprendere a fare musica.
Foto Ansa e Shutterstock
Gli anni sono 74 ma sembrano molti di più. Perché la salute di Phil Collins peggiora costantemente. Il grande compositore pop, cantante e batterista è tornato a parlarne anche di recente con la rivista musicale Mojo. Collins ha detto: "Continuo a pensare che dovrei scendere in studio per fare qualcosa e vedere cosa succede. Ma non ne ho più voglia. Sono malato, molto malato”.
Phil Collins aveva già detto di soffrire di diabete 2 e delle complicazioni dopo un grave infortunio alla colonna vertebrale: “Ho otto viti nella schiena, l’intervento mi ha lasciato il piede insensibile". La lesione risale al 2007 e l'artista ha dovuto lottare per rialzarsi dalla sedia a rotelle. Gli ultimo concerti, con il figlio Nick alla batteria al posto suo, risalgono al 2022, con un Phil Collins seduto sul palco e affaticato. In precedenza era arrivato a legarsi le bacchette alle mani per riuscire a suonare almeno un po' la sua amata batteria, affrontando il dolore dei singoli movimenti.
Poi il peggioramento ulteriore, confermato dal compagno e amico storico nei Genesis, il chitarrista Mike Rutherford: "Phil ormai è quasi immobile a causa della malattia" aveva detto all'Independent. Il doppio intervento alla schiena, nel 2009 e nel 2015, non ha dato grande sollievo al musicista, che ora si affatica al solo pensiero di riprendere a fare musica.
Foto Ansa e Shutterstock
Gli anni sono 74 ma sembrano molti di più. Perché la salute di Phil Collins peggiora costantemente. Il grande compositore pop, cantante e batterista è tornato a parlarne anche di recente con la rivista musicale Mojo. Collins ha detto: "Continuo a pensare che dovrei scendere in studio per fare qualcosa e vedere cosa succede. Ma non ne ho più voglia. Sono malato, molto malato”.
Phil Collins aveva già detto di soffrire di diabete 2 e delle complicazioni dopo un grave infortunio alla colonna vertebrale: “Ho otto viti nella schiena, l’intervento mi ha lasciato il piede insensibile". La lesione risale al 2007 e l'artista ha dovuto lottare per rialzarsi dalla sedia a rotelle. Gli ultimo concerti, con il figlio Nick alla batteria al posto suo, risalgono al 2022, con un Phil Collins seduto sul palco e affaticato. In precedenza era arrivato a legarsi le bacchette alle mani per riuscire a suonare almeno un po' la sua amata batteria, affrontando il dolore dei singoli movimenti.
Poi il peggioramento ulteriore, confermato dal compagno e amico storico nei Genesis, il chitarrista Mike Rutherford: "Phil ormai è quasi immobile a causa della malattia" aveva detto all'Independent. Il doppio intervento alla schiena, nel 2009 e nel 2015, non ha dato grande sollievo al musicista, che ora si affatica al solo pensiero di riprendere a fare musica.
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