Se c'è un nome da esportazione fra le nostre attrici dell'ultima generazione, questo è lei. Matilda De Angelis torna in una produzione tv distribuita su Netflix e debutta a puntate dal 15 febbraio. "Se Dio ti voleva avvocato non ti avrebbe fatto nascere donna" è una delle frasi che vengono rivolte al personaggio rivoluzionario che interpreta e da cui prende il titolo la serie "La legge di Lidia Poet". Realmente esistita.
Lidia Poet è stata la prima donna ad entrare nell'Ordine degli avvocati in Italia in tempi in cui le donne venivano dalla guerra, dal Fascismo e potevano al massimo essere madri e angeli del focolare. Ci volle la legge Sacchi del 1919 per far cadere il divieto maritale e cominciare ad aprire alle donne la possibilità di entrare in alcuni pubblici uffici. Lidia Poet fu tra le prime avvocatesse italiane, personaggio ostacolato, visto con odio e sufficienza, rivoluzionario. Divenne presidente del Comitato pro voto donne a Torino, si batté per i diritti femminili durante le due guerre mondiali ed è madre di parte dell'attuale diritto penitenziario. Matilda De Angelis dà volto, corpo e personalità dirompente al personaggio e riporta in auge una donna straordinaria morta nel 1949.
Per Matilda De Angelis è un nuovo colpo a segno, da "L'incredibile storia dell'isola delle rose" a "Veloce come il vento", dopo essersi rivelata nella sertie "Youtopia" dove era una ragazza che vendeva se stessa in video e aver duellato sul set con Nicole Kidman e Hugh Grant in "The Undoing". Per niente preoccupata da scene di nudo integrale, la De Angelis è testimonial dell'accettarsi nonostante i difetti fisici (nel suo caso, un acne del viso importante) e ha parlato di quanto è difficile resistere all'ansia e alle pressioni del dover essere perfetta sul set e sui red carpet.
Foto da Instagram e fotogrammi dalla serie tv