Massimo Giletti verso la Rai? Intanto c'è la bordata a Cairo: "Che cosa non gli perdono"





Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
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Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
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Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
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"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
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"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
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Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.
Massimo Giletti parla del suo futuro in televisione dopo la chiusura di “Non è l’arena” e l’addio a La7. Nelle ultime settimane, infatti, è circolata con insistenza l’ipotesi di un suo possibile ritorno in Rai. Protagonista della seconda serata della "Terrazza della Dolce Vita 2023", la rassegna riminese dedicata alla cultura, alla tv e al giornalismo, il conduttore ha risposto alle domande su un suo chiacchierato ritorno a Viale Mazzini: "La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero. Nel futuro vediamo quello che si potrà fare" ha sottolineato.
La bordata a La7 - “Non è l’Arena” è stata chiusa il 13 aprile 2023. Giletti ha raccontato qual è il suo dispiacere più grande: "Quando sono arrivato a Roma mi sono trovato un gruppo di ragazzi giovani. Ho sofferto molto già quando fui costretto a lasciare la Rai". "Oggi mi trovo di fronte a questo gruppo di lavoro che avevo ricostruito: anche questa volta li perderò tutti" ha aggiunto.
"Questo non lo perdono" - L'amarezza di Giletti è soprattutto per i tanti che hanno lavorato con lui. "Io ho le spalle molto larghe, ma 35 persone sono rimaste a casa. Si parla tanto di difendere i posti di lavoro dei vari personaggi televisivi che fanno scelte diverse, ma di quei ragazzi, qualcuno se ne è occupato? No!". "Questo è un gran dispiacere ed è una cosa che non perdono" ha rimarcato Giletti.
L’ipotesi di un ritorno in Rai sembra essere concreta. Il primo a parlarne era stato DavideMaggio secondo cui il conduttore era stato avvistato ai piani della dirigenza di Viale Mazzini, forse per qualche trattativa. Giletti però aveva smentito "in modo categorico di aver avuto incontri sia con i dirigenti che con i funzionai della tv pubblica", ad Adnkronos. Ora però le recenti dichiarazioni hanno riaperto la strada. Verso quella che lo stesso conduttore considera evidentemente la sua casa.