Marina La Rosa, amore e violenza: "Le botte, poi lui ha cercato di investirmi"





Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
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Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".
Per tutti è la "gatta morta" del Grande Fratello, da cui è uscita come vincitrice morale. E la sua immagine di donna magra, spigolosa, provocante e sexy perfino quando si mostra come mamma e moglie, la segue. Dotata di furba ironia, Marina La Rosa è la stessa persona che aveva definito Rocco Casalino, ora potente responsabile della comunicazione del premier Conte, "il mio schiavo". Ma di recente ha parlato del lato fragile di sé, e delle violenze subite in nome di un amore poi rivelatosi malato.
Oggi 43enne, Marina La Rosa racconta: "Ero molto giovane, avevo circa 16 anni, quando mi innamorai perdutamente di F.. Lui era più grande di me...aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Ma vivere così è impossibile, e dunque: "Tornavo a casa e mia madre mi diceva perché avevo sangue sul viso. Le rispondevo che il gatto mi aveva graffiato o che ero caduta. Lui mi urlava in faccia. Un giorno m ha fatta scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Io ero molto giovane, e a un certo punto ho capito che se l'amore è amore, non fa male. Ma per diverso tempo non dissi nulla a nessuno".