Un maestro che nessuno si sarebbe aspettato, e una riflessione lucida sul suo ruolo di "imperatrice" del piccolo schermo, un successo dopo l'altro, anche dopo la scomparsa del marito Maurizio Costanzo. Ospite di Rudy Zerbi a Radio Deejay, Maria De Filippi si è lasciata andare a svelare qualcosa di sé, lei che di solito è riservatissima quando non conduce uno dei suoi programmi tv su Mediaset.
Della sua ascesa televisiva, Maria De Filippi ha detto: "Sono partita da Pavia perché mi hanno spedito a calci nel sedere, mia madre voleva che lavorassi. Lavoravo a Milano, ho avuto un'offerta da Roma e lei mi ha spedita. Al sabato sera mi ci hanno messo, non l'ho chiesto. Il titolo regina è il vostro, dipende da chi c'è dall'altra parte. È un attimo che si cade dal trono. Diventi principessa, poi suddita, poi ranocchio. Il declino capita a tutti coloro che lavorano in tv. Ad un certo punto vai giù. Quando vai giù, vai giù".
Brutale sincerità, anche con un filo di sano cinismo. Poi un omaggio che pochi si sarebbero aspettati, a quello che Maria De Filippi considera l'inventore della tv che ha portato al successo anche lei: Enzo Tortora. Nelle sue parole: "Portobello era tutto, era la mamma di tutti i programmi che ci sono adesso. C’era dentro C’è posta per te, c’era dentro Chi l’ha visto, c’era tutto. Lui è stato geniale. I quiz, l’anima gemella, c’era tutto. Poi li metteva nelle cabine ma questo era. E da lì prendi la cabina e la fai diventare un programma, ogni cabina".
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