Come sta andando "Babylon"? Male. Il kolossal che ripropone in versione musicale e folle la Hollywood dell'epoca d'oro, quella dei grandi studios che dagli anni Trenta la resero il posto delle nuove divinità moderne, delle superstar dalle vite inarrivabili, non sfonda al botteghino. Né piace particolarmente alla critica.
Eppure ha un cast di stelle, da Brad Pitt alla bravissima e contesa Margot Robbie, una messa in scena ricca e scatenata, sequenze vorticose e scene di nudo provocanti. Talmente tanto che lo stesso Pitt durante la lavorazione ha detto: "Sono rimasto sotto shock, erano sempe nudi sul set". Ma a molti non piace, pur diretto dal nuovo prodigio di Hollywood, quel Damien Chazelle che aveva fatto sfracelli sia con "Whiplash" che con "La La Land", baciato dagli Oscar.
Margot Robbie, già abituata al nudo anche integrale (fu così che esplose in "The Wolf Of Wall Street") si espone molto in "Babylon" e non ha nessun problema: "Non mi sono sentita in imbarazzo, nessuna vergogna. E' come se quelle cose le facesse Nellie, il personaggio che interpreto, sono completamente lei".
Ma le sequenze di sesso e nudo non bastano. "Babylon" fatica, divide la critica. C'è però chi fa notare che un altro grande classico del cinema musicale, come "Cantando sotto la pioggia" partì malissimo e poi divenne mitico con l'andare del tempo. Il regista Chazelle getta acqua sul fuoco: "La polemica e le divisioni sono un bene". Ma sono in molti a incrociare le dita.
Foto dal film, da Instagram e Shutterstock