Scrivi Luca Barbareschi e leggi politicamente scorretto e controcorrente. Prendere o lasciare. E' così anche nell'intervista che l'attore ha concesso a La Repubblica in cui fa un frontale contro il movimento MeToo e le molte denunce di attrici presunte molestate, che secondo lui sono state esagerate e di dubbia autenticità. Ma svela anche episodi dolorosi del suo passato e parla della sua sessualità irrequieta.
Barbareschi dice: "Mi hanno abusato dagli otto agli undici anni i preti gesuiti a Milano, mi chiudevano in una stanza, uno mi teneva fermo e l'altro mi violentava. Il problema delle molestie è grave e generale, riguarda la commessa del supermercato che deve subire per non perdere il posto. Questo deve cambiare. Ho quattro figli, un maschio e tre femmine, e voglio che siano dignitose, libere e non subiscano mai".
Svela poi un periodo in cui è stato omosessuale: "Sono stato gay, l'omosessualità è un adattamento". Così l'ha vissuta lui, vittima di abusi nell'infanzia. Molto dura la sua presa di posizione contro le denunce di molte attrici sugli abusi subiti, compreso il movimento Amleta che rappresenta una componente femminile del mondo teatrale.
Su questo Luca Barbareschi dice: "Alcune di queste non sono state molestate o sono state approcciate in maniera blanda. Altre andrebbero denunciate per quando si son presentate sedendo a gambe larghe. Non ho mai avuto bisogno di fare trucchi per sco...Ho detto: 'Amore chiudi le gambe, interessante, ma ora parliamo di lavoro'. Sul movimento Amleta:"Dovrebbe riguardare un campo più largo. Il problema delle molestie è generale".
Foto da Shutterstock e Instagram