Su Facebook puoi vedere reel, cioè video brevi di donne seminude ma altrove vieni censurato se pubblichi una foto di scena di un'attrice sexy, e vieni segnalato se fotografi una donna mentre allatta. Ma alla "karma police" di Zuckerberg e team risponde Lino Banfi, a cui non è andata giù la chiusura di una pagina di fan che aveva oltre 27mila contatti e che è stata censurata da Facebook. Motivo?
Lo spiega lo stesso Banfi con una divertente lettera aperta di protesta affidata al Corriere della Sera: "Tutto questo perché i miei ammiratori si scambiano idee, video, messaggi, usando il linguaggio banfiota e in questo linguaggio ci sono esclamazioni come “Porca putténa, disgrazieto maledetto, ti metto l’intestino a tracollo”… Quest’ultima volta la chiusura è stata motivata dall’esclamazione “Picchio De Sisti”! Tutto viene cancellato, il gruppo annullato e si deve ricominciare da zero».
In chiusura, il duello Banfi-Zuckerberg visto che la sfida con Musk non si è concretizzata: "Cosa ho fatto io a Mister Mark Zuckerberg e ai suoi algoritmi? Ci ho messo più di 60 anni per far parlare il mio linguaggio a tutti, mi chiamano Maestro, mi danno i premi alla carriera e questo mi spegne tutto! Ma come si permette ‘sto arcimiliardario maledetto che chi chezzo lo conosce? Arrivati a questo punto, se vuole la guerra, mi sfogo! Ti metto i menischi nella scapolomerale! Ti spezzo il capocollo e te lo metto a tracollo!". Poi i ringraziamenti a UrbEno Cairo e alla redazione: "Direttore, con i miei più cordiali saluti, suo Lino Banfi".
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