Rula Jebreal contro Massimo Giletti: "Non accetto né interviste né inviti". Il retroscena





E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
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L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
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Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
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Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
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Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
E' durissimo l'attacco che la giornalista palestinese Rula Jebreal rivolge a Massimo Giletti, negandogli senza se e senza ma il contradditorio. "Non accetto né interviste né inviti a Non è l’Arena. Non è informazione", ha scritto la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana su Twitter. Poi aggiunge: "Vorrei chiarire un concetto a Giletti: come sul Covid non mi confronto con stregoni, così su chi sceglie la spettacolarizzazione della guerra non discuto con propagandisti putiniani. Questo non è giornalismo".
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L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
Contro Santoro - Rula Jebreal ne ha anche per Michele Santoro. "Ho visto il suo confronto con Paolo Mieli, che gli ricordava quando diceva a Bush di fermarsi mentre ora non lo dice a Putin ma a Biden. Mi rattrista vedere una persona che abolisce la capacità di critica. Non vorrei farne una questione personale, ma in questi anni ho visto una metamorfosi anche sul tema del Covid e dei vaccini. Non è che pur di andare contro il governo o l’America si può andare contro la verità, perché così muore la democrazia".
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L'accusa: La7 è irriconoscibile - Secondo Rula Jebreal La/ non è più quella di un tempo. "Sono partita dall’Italia che La7 era casa mia, ora è irriconoscibile, si sfoga in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Raccontavamo quello che accadeva, ora invece vedo in generale sulle televisioni italiane un’operazione pericolosissima di revisionismo storico e di manipolazione che mette a confronto sullo stesso piano la realtà e la propaganda". Dichiarazioni forti quelle della giornalista palestinese che avevano spinto lo stesso Giletti a mandare un'inviata per intervistarla. Ma lei non si era fatta trovare.
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