"Dove finisce il personaggio e inizia la persona?". Lo chiede in pubblico Meryl Streep prima di proclamare uno dei vincitori dei SAG Awards (altro riconoscimento importante in vista degli Oscar), riunita sul palco con Anne Hathaway ed Emily Blunt, coprotagoniste 18 anni fa di quel grandissimo successo che è Il Diavolo veste Prada.
Alla domanda della Streep, Hathaway e Blunt hanno ironizzato: "Nel caso di Meryl, lei e Miranda (la cattivissima del film, ndr) sono la stessa cosa". E quando la Streep si è mostrata sorpresa cercando di rispondere alle due perfide comprimarie, queste l'hanno zittita scherzosamente: "La nostra non era una domanda, ma un'affermazione".
Nel corso dell'evento è stato così omaggiato un film davvero iconico. Uscito nel 2006, Il Diavolo veste Prada è basato sul libro scritto da Lauren Weisberger che aveva lavorato a lungo a Vogue e si era ispirata alla terribile zarina della stampa legata all'alta moda, Anna Wintour, per creare il personaggio di Miranda Priestly.
Nonostante le offerte di diversi stilisti, la costumista Patricia Field fece disegnare e realizzare da zero tutti i gli abiti indossati per le riprese, arrivando a una spesa totale di 1 milione di dollari, la più alta mai registrata in una produzione hollywoodiana. Gli abiti vennero poi ceduti in una prestigiosa asta di beneficienza, ad eccezione degli occhiali indossati da Miranda, che Meryl Streep volle per sé e riutilizzò su un altro set.
Anne Hathaway ha raccontato che al loro primo incontro, Meryl Streep le disse: "Penso che tu sia perfetta per il ruolo e sono felice che lavoriamo assieme". Poi aggiunse: "Questa è l'ultima cosa positiva e gentile che ti dirò". E così fu per tutto il prosieguo della lavorazione del film. Costato 35 milioni di dollari, il film ne ha incassati quasi dieci volte tanto. Decisamente un successo.
Foto da Ansa, Listal e Instagram