Se Bassetti esagera con Heather Parisi: l'offesa personale che incendia la polemica
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Heather Parisi non ha mai avuto peli sulla lingua e questo la rende una calamita sicura per le polemiche. Con un post al vetriolo su X, l’ex ballerina ha preso di mira la manifestazione pro-UE di Piazza del Popolo a Roma del 15 marzo scorso, scagliandosi contro i "VIP privilegiati" saliti sul palco. Le sue parole hanno diviso il web tra applausi e critiche feroci, ma a far deflagrare il caso è stata la risposta di Matteo Bassetti: un colpo basso che, forse, ha oltrepassato il limite del confronto tra idee diverse, finendo sul personale.
La miccia è il messaggio dell'ex ballerina: "Io non credo che i Vecchioni, i Jovanotti, i Bisio, i Serra, Amendola, Littizzetto, Fazio e gli altri VIP che hanno partecipato alla manifestazione di ieri a Roma rappresentino gli Italiani. […] Questi privilegiati rappresentano solo sé stessi e le élites che vogliono ingraziarsi". Un j’accuse diretto, che dipinge i partecipanti come distanti dai problemi reali, accusandoli di moralismo e retorica.
Il post, condiviso il 16 marzo, divide il pubblico: molti plaudono alla schiettezza, altri la accusano di populismo spicciolo. Ma è la replica di Bassetti a far esplodere la polemica: "Da ballare cicale a sentirsi statista è un attimo". Una frecciata che riduce Heather Parisi al suo passato di showgirl, insinuando una presunta inadeguatezza nel commentare temi politici.
Vecchie ruggini - ll virologo, direttore della Clinica di Malattie Infettive al San Martino di Genova, non è nuovo a scontri con Heather Parisi, con cui si era già scontrato durante la pandemia per le sue posizioni no-vax. La sua risposta è breve ma tagliente, e molti la leggono come un attacco personale più che come un contraddittorio.
Sui social, le reazioni si spaccano: i sostenitori di Heather Parisi gridano all’offesa gratuita, vedendo nella frase un tentativo di sminuire la sua voce; i fan di Bassetti, invece, la difendono come una battuta ironica contro chi "parla fuori dal proprio campo". La vicenda ricalca un copione già visto, ma questa volta il tono di Bassetti sembra aver acceso una scintilla più profonda, alimentando un dibattito su quanto sia lecito personalizzare un confronto pubblico.

Heather Parisi non ha mai avuto peli sulla lingua e questo la rende una calamita sicura per le polemiche. Con un post al vetriolo su X, l’ex ballerina ha preso di mira la manifestazione pro-UE di Piazza del Popolo a Roma del 15 marzo scorso, scagliandosi contro i "VIP privilegiati" saliti sul palco. Le sue parole hanno diviso il web tra applausi e critiche feroci, ma a far deflagrare il caso è stata la risposta di Matteo Bassetti: un colpo basso che, forse, ha oltrepassato il limite del confronto tra idee diverse, finendo sul personale.
La miccia è il messaggio dell'ex ballerina: "Io non credo che i Vecchioni, i Jovanotti, i Bisio, i Serra, Amendola, Littizzetto, Fazio e gli altri VIP che hanno partecipato alla manifestazione di ieri a Roma rappresentino gli Italiani. […] Questi privilegiati rappresentano solo sé stessi e le élites che vogliono ingraziarsi". Un j’accuse diretto, che dipinge i partecipanti come distanti dai problemi reali, accusandoli di moralismo e retorica.
Il post, condiviso il 16 marzo, divide il pubblico: molti plaudono alla schiettezza, altri la accusano di populismo spicciolo. Ma è la replica di Bassetti a far esplodere la polemica: "Da ballare cicale a sentirsi statista è un attimo". Una frecciata che riduce Heather Parisi al suo passato di showgirl, insinuando una presunta inadeguatezza nel commentare temi politici.
Vecchie ruggini - ll virologo, direttore della Clinica di Malattie Infettive al San Martino di Genova, non è nuovo a scontri con Heather Parisi, con cui si era già scontrato durante la pandemia per le sue posizioni no-vax. La sua risposta è breve ma tagliente, e molti la leggono come un attacco personale più che come un contraddittorio.
Sui social, le reazioni si spaccano: i sostenitori di Heather Parisi gridano all’offesa gratuita, vedendo nella frase un tentativo di sminuire la sua voce; i fan di Bassetti, invece, la difendono come una battuta ironica contro chi "parla fuori dal proprio campo". La vicenda ricalca un copione già visto, ma questa volta il tono di Bassetti sembra aver acceso una scintilla più profonda, alimentando un dibattito su quanto sia lecito personalizzare un confronto pubblico.

Heather Parisi non ha mai avuto peli sulla lingua e questo la rende una calamita sicura per le polemiche. Con un post al vetriolo su X, l’ex ballerina ha preso di mira la manifestazione pro-UE di Piazza del Popolo a Roma del 15 marzo scorso, scagliandosi contro i "VIP privilegiati" saliti sul palco. Le sue parole hanno diviso il web tra applausi e critiche feroci, ma a far deflagrare il caso è stata la risposta di Matteo Bassetti: un colpo basso che, forse, ha oltrepassato il limite del confronto tra idee diverse, finendo sul personale.
La miccia è il messaggio dell'ex ballerina: "Io non credo che i Vecchioni, i Jovanotti, i Bisio, i Serra, Amendola, Littizzetto, Fazio e gli altri VIP che hanno partecipato alla manifestazione di ieri a Roma rappresentino gli Italiani. […] Questi privilegiati rappresentano solo sé stessi e le élites che vogliono ingraziarsi". Un j’accuse diretto, che dipinge i partecipanti come distanti dai problemi reali, accusandoli di moralismo e retorica.
Il post, condiviso il 16 marzo, divide il pubblico: molti plaudono alla schiettezza, altri la accusano di populismo spicciolo. Ma è la replica di Bassetti a far esplodere la polemica: "Da ballare cicale a sentirsi statista è un attimo". Una frecciata che riduce Heather Parisi al suo passato di showgirl, insinuando una presunta inadeguatezza nel commentare temi politici.
Vecchie ruggini - ll virologo, direttore della Clinica di Malattie Infettive al San Martino di Genova, non è nuovo a scontri con Heather Parisi, con cui si era già scontrato durante la pandemia per le sue posizioni no-vax. La sua risposta è breve ma tagliente, e molti la leggono come un attacco personale più che come un contraddittorio.
Sui social, le reazioni si spaccano: i sostenitori di Heather Parisi gridano all’offesa gratuita, vedendo nella frase un tentativo di sminuire la sua voce; i fan di Bassetti, invece, la difendono come una battuta ironica contro chi "parla fuori dal proprio campo". La vicenda ricalca un copione già visto, ma questa volta il tono di Bassetti sembra aver acceso una scintilla più profonda, alimentando un dibattito su quanto sia lecito personalizzare un confronto pubblico.


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