Guè: "Fedez fa gossip, io mi faccio...". Poi la verità su nome e cicatrice, droghe e sesso online
La puntata di Belve del 3 giugno ha regalato perle di verità dal rapper Guè (ex Pequeno), che si è messo a nudo davanti a Francesca Fagnani con una sincerità disarmante. Il buono con l'animo gentile attratto dall'oscurità ha svelato i lati più nascosti della sua vita, dalla guerra fredda con Fedez alle dipendenze che gli hanno "rovinato la vita", fino ai 5mila euro spesi in sesso online e quell'incendio che lo ha fatto scappare dall'hotel.
L'origine del nome e il "guercio" che divenne leggenda - Il nome Guè deriva dalla parola "guercio", in riferimento alla sua ptosi palpebrale, una patologia del muscolo elevatore della palpebra che gli impedisce di aprire completamente l'occhio sinistro. Il "Pequeno" invece arriva dal film "City of God", dove uno dei personaggi principali è Zè Pequeño. Quella che da bambino lo rendeva vittima di bullismo è diventata il suo marchio di fabbrica, trasformando un difetto in un'identità artistica inconfondibile.
La faida con Fedez: "Non ci siamo mai presi" - Il capitolo più piccante dell'intervista riguarda Fedez. Guè non usa mezzi termini: "Con lui non ci siamo mai presi. Fa gossip con intelligenza, fa pubblicità, ma è l'opposto del mio modo di vivere". L'affondo è chirurgico: "Se vedo una persona sempre nei gossip, che fa apposta a cadere in bici per far parlare di sé, non mi piace. Tutti cerchiamo successo ma io non faccio soldi per una relazione o mettendo mia figlia in mano. Io mi faccio un culo così. Non vendo esclusive, è un altro mestiere". Un regolamento di conti che sa di definitivo.
Droghe, sesso e follie: Sul fronte delle confessioni più intime, Guè non risparmia nulla. Dalle dipendenze confessa: "Ho provato tutto, tranne alcune cose. Le dipendenze, la droga, la malavita sono un'esperienza che fa parte della mia vita ma non lo consiglio a nessuno, è completamente distruttiva. A me ha rovinato la vita". Poi il capitolo sesso online: oltre 5mila euro spesi su una piattaforma in pochi giorni, "un po' come i giochi d'azzardo". E l'incendio? "Stavo fumando in un hotel, è successo un disastro. Con tanto di fuga". Persino la famosa masturbazione online trova spazio: "Ma sono stato un precursore", ironizza senza imbarazzo.
La puntata di Belve del 3 giugno ha regalato perle di verità dal rapper Guè (ex Pequeno), che si è messo a nudo davanti a Francesca Fagnani con una sincerità disarmante. Il buono con l'animo gentile attratto dall'oscurità ha svelato i lati più nascosti della sua vita, dalla guerra fredda con Fedez alle dipendenze che gli hanno "rovinato la vita", fino ai 5mila euro spesi in sesso online e quell'incendio che lo ha fatto scappare dall'hotel.
L'origine del nome e il "guercio" che divenne leggenda - Il nome Guè deriva dalla parola "guercio", in riferimento alla sua ptosi palpebrale, una patologia del muscolo elevatore della palpebra che gli impedisce di aprire completamente l'occhio sinistro. Il "Pequeno" invece arriva dal film "City of God", dove uno dei personaggi principali è Zè Pequeño. Quella che da bambino lo rendeva vittima di bullismo è diventata il suo marchio di fabbrica, trasformando un difetto in un'identità artistica inconfondibile.
La faida con Fedez: "Non ci siamo mai presi" - Il capitolo più piccante dell'intervista riguarda Fedez. Guè non usa mezzi termini: "Con lui non ci siamo mai presi. Fa gossip con intelligenza, fa pubblicità, ma è l'opposto del mio modo di vivere". L'affondo è chirurgico: "Se vedo una persona sempre nei gossip, che fa apposta a cadere in bici per far parlare di sé, non mi piace. Tutti cerchiamo successo ma io non faccio soldi per una relazione o mettendo mia figlia in mano. Io mi faccio un culo così. Non vendo esclusive, è un altro mestiere". Un regolamento di conti che sa di definitivo.
Droghe, sesso e follie: Sul fronte delle confessioni più intime, Guè non risparmia nulla. Dalle dipendenze confessa: "Ho provato tutto, tranne alcune cose. Le dipendenze, la droga, la malavita sono un'esperienza che fa parte della mia vita ma non lo consiglio a nessuno, è completamente distruttiva. A me ha rovinato la vita". Poi il capitolo sesso online: oltre 5mila euro spesi su una piattaforma in pochi giorni, "un po' come i giochi d'azzardo". E l'incendio? "Stavo fumando in un hotel, è successo un disastro. Con tanto di fuga". Persino la famosa masturbazione online trova spazio: "Ma sono stato un precursore", ironizza senza imbarazzo.
La puntata di Belve del 3 giugno ha regalato perle di verità dal rapper Guè (ex Pequeno), che si è messo a nudo davanti a Francesca Fagnani con una sincerità disarmante. Il buono con l'animo gentile attratto dall'oscurità ha svelato i lati più nascosti della sua vita, dalla guerra fredda con Fedez alle dipendenze che gli hanno "rovinato la vita", fino ai 5mila euro spesi in sesso online e quell'incendio che lo ha fatto scappare dall'hotel.
L'origine del nome e il "guercio" che divenne leggenda - Il nome Guè deriva dalla parola "guercio", in riferimento alla sua ptosi palpebrale, una patologia del muscolo elevatore della palpebra che gli impedisce di aprire completamente l'occhio sinistro. Il "Pequeno" invece arriva dal film "City of God", dove uno dei personaggi principali è Zè Pequeño. Quella che da bambino lo rendeva vittima di bullismo è diventata il suo marchio di fabbrica, trasformando un difetto in un'identità artistica inconfondibile.
La faida con Fedez: "Non ci siamo mai presi" - Il capitolo più piccante dell'intervista riguarda Fedez. Guè non usa mezzi termini: "Con lui non ci siamo mai presi. Fa gossip con intelligenza, fa pubblicità, ma è l'opposto del mio modo di vivere". L'affondo è chirurgico: "Se vedo una persona sempre nei gossip, che fa apposta a cadere in bici per far parlare di sé, non mi piace. Tutti cerchiamo successo ma io non faccio soldi per una relazione o mettendo mia figlia in mano. Io mi faccio un culo così. Non vendo esclusive, è un altro mestiere". Un regolamento di conti che sa di definitivo.
Droghe, sesso e follie: Sul fronte delle confessioni più intime, Guè non risparmia nulla. Dalle dipendenze confessa: "Ho provato tutto, tranne alcune cose. Le dipendenze, la droga, la malavita sono un'esperienza che fa parte della mia vita ma non lo consiglio a nessuno, è completamente distruttiva. A me ha rovinato la vita". Poi il capitolo sesso online: oltre 5mila euro spesi su una piattaforma in pochi giorni, "un po' come i giochi d'azzardo". E l'incendio? "Stavo fumando in un hotel, è successo un disastro. Con tanto di fuga". Persino la famosa masturbazione online trova spazio: "Ma sono stato un precursore", ironizza senza imbarazzo.
Previous
Next









