Giancarlo Magalli arriva nello studio di "La Volta Buona" con il suo sorriso di sempre, ma con la figlia Michela al suo fianco, il conduttore trova il coraggio di affrontare un argomento doloroso: "Non mi fossi curato, due mesi e sarebbe finita", confida. E poi quella rivelazione che spiazza: "Lo hanno detto a Michela, non a me".
La figlia, con un filo di voce, ricorda quel giorno: "Mi hanno chiamato, "È un linfoma, deve curarsi o non ce la fa entro due mesi". Non ho detto niente a papà, non volevo vederlo crollare". In ospedale, un’infezione aveva poi complicato tutto, ma oggi eccoli qui, a sorridere insieme, grati per ogni istante.
"Mi hanno sparato sul finestrino" - Nonostante il ricordo drammatico, il conduttore ha regalato un momento di leggerezza al pubblico, con un aneddoto sulla figlia: "Andavo a prenderla di notte dopo le feste, e una volta mi hanno sparato sul finestrino. Lei frequentava posti dove il più onesto aveva un ergastolo!". Una battuta che ha strappato sorrisi, mostrando la sua capacità di affrontare anche i momenti più bui con ironia.