La polemica è servita per Ghali, che come milioni di musulmani si è recato alla Mecca - in Arabia Saudita - per il tradizionale pellegrinaggio nei luoghi santi dell'Islam durante il Ramadan. Il rapper, che come è noto ha origine tunisine, ha pubblicato su Instagram una foto di lui in primo piano davanti alla Pietra Nera, un'immagine bellissima dove indossa una tunica bianca senza cinture, ha lo sguardo basso e mani rivolte verso l'alto in segno di preghiera.
Il commento stizzito – "Ma Ghali non sa che è proibito avere i tatuaggi nella religione islamica?" - chiede uno dei suoi follower, riferendosi al disegno che l'artista ha sull'avambraccio destro - E ancora: "Il rapper non sa che non si può effettuare il Ramadan con i tatuaggi?. Il commento ha suscitato parecchie reazioni, molte delle quali in favore dell’artista e della libertà di professare la fede come meglio crede.
L'Islam e i tatuaggi - Il corpo umano è visto come una creazione perfetta di Dio e il tatuaggio viene considerato un atto di vanità che modifica questa perfezione. Il Corano afferma: "Non vi deturpate"
Polemica nella polemica - Tra i commenti si inserisce quello di qualcuno che va oltre e provoca: "Quello che tu fai è precluso alle donne. Sarebbe bello se tu, come musulmano, ti spendessi un pò per i diritti delle donne, dato che sei già tanto impegnato per i diritti degli ultimi, dei migranti. Vorresti batterti un pochino anche per quella metà di mondo che, soprattutto in Arabia Saudita, è trattata peggio degli animali?".
Al momento Ghali non ha replicato - Negli ultimi post, coincidenti con l’inizio del mese del digiuno aveva pubblicato un comunicato su Instagram aggiungendo la didascalia "dove la politica strappa, gli artisti cuciono. Dove la politica alza i muri, gli artisti creano ponti" e augurato a tutti "Ramadan Mubarak", che significa "che il Ramadan sia benedetto".
Il pellegrinaggio uno dei 5 pilastri - 'Hajj, il pellegrinaggio alla Mecca considerata la dimora di Allah, rappresenta uno dei cinque pilastri dell'Islam, un obbligo che tutti i fedeli devono adempiere almeno una volta nella vita, a patto che godano di buona salute fisica e dispongano delle risorse economiche necessarie.