Cinquecento, diconsi 500 posti esauriti in un minuto. Il 26 marzo Geolier che fino all'ultimo ha conteso ad Angelina Mango la vittoria del Festival di Sanremo, è pronto per tenere una lectio magistralis all'Università Federico II di Napoli. Una delle più antiche d'Italia.
E tanto è bastato per far finire il rettore sulla graticola, fra grida allo scandalo e commentatori noti, dall'editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito al Procuratore di Napoli Nicola Gratteri, che tuonano contro la "deriva" pop dell'Ateneo pur di attirare giovani e iscritti, arruola il rapper che viene dai peggiori quartieri della metropoli.
Secondo Gratteri, l'Università dovrebbe concentrarsi su "eccellenze, modelli di vita per la formazione dei ragazzi, anche analfabeti che si sono affermati nella vita come modello positivo partendo da zero, da sotto zero. Queste cose lasciano senza parole, se molla l’università siamo alla fine". Insomma, Geolier e i suoi milioni e milioni di follower sui social e le sue visualizzazioni su Youtube, mentre i pezzi corrono in radio a tutta velocità, sarebbero da bandire.
Ma l'incontro di farà: Geolier, al secolo Emanuele Palumbo da Secondigliano, una delle zone più problematiche e a maggiore infiltrazione criminale d'Italia, darà lezione alla Federico II. Il rettore Matteo Lorito non torna indietro e spiega perché: "Siamo convinti che l’iniziativa con Geolier serva a mettere insieme le due Napoli, non a caso c’è il progetto importante della sede a Scampia, con questo incontro vogliamo gettare un ponte, in modo da dimostrare ai tanti ragazzi che ascoltano la musica di Geolier che esiste un’alternativa".
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