Vuoi sapere per chi ho votato?". Fiorello si sbottona (un po') quando si parla di politica nell'intervista a Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1. "Se mi hanno chiesto di entrare in politica? Quando ero a Milano sì, ai tempi c'era Berlusconi, lavoravamo insieme a lui quindi era capitato", racconta lo showman ripensando al 'periodo milanese' della sua carriera iniziata quasi 40 anni fa. Gli sarebbe piaciuto diventare deputato o senatore? "Non ne sarei capace".
Nel segreto dell'urna, per chi ha votato? "Io faccio parte della vecchia guardia... Non voglio paragonarmi a quei grandi - osserva - ma ai tempi mica si sapeva per chi votasse Walter Chiari. Voglio fare spettacolo e non politica". Davanti al pressing, continua a resistere: "Non te lo dirò mai. Vuoi sapere per chi ho votato? Nelle ultime tre elezioni ho cambiato due volte schieramento. Per chi voterò alle Europee? Ti chiamerò appena sarò uscito dalla cabina per dirti per chi ho votato", scherza Fiorello. (fonte Adnkronos).
Il grande rimpianto - "Il mio più grande rimpianto è non aver potuto studiare come avrei voluto, spiega Fiorello. Io faccio sempre le battute sulla scuola, ma in realtà non ero male. Diciamo che il mio problema era la frequenza: quando ci andavo ero bravo! Avrei voluto studiare di più, studiare la musica, imparare uno strumento e mi sarebbe piaciuto imparare a parlare l’inglese. Io infatti invidio i bambini inglesi, loro già a 6 anni sanno l’inglese”.