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Fiorello mattatore affonda il colpo: "Avete letto del dirigente Rai ricattato da una escort?"

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Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

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Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

Location cult (la Capannina) e tempi serrati per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noi'".

Pochi minuti di ironia, quanto basta, irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista.

Oppure sulla vicenda del dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra in tv.

Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina" (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent" (Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo 'Filosofia coatta' per i social.

"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up".   (Fonte Ansa)

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