Le accuse sul suo conto provenivano già da tredici donne e Gerard Depardieu è diventato un caso internazionale e un affare di Stato francese, se perfino il presidente Emmanuel Macron ha detto che si sarebbe rifiutato "di partecipare a una caccia all'uomo". Ma denunce e indagini proseguono e Depardieu è stato convocato e posto in stato di fermo in un commissariato di Parigi. Dove dovrà rispondere di abusi sessuali relativi a due diverse lavorazioni sul set, una nel 2014, l'altra nel 2021.
La prima vittima degli abusi di Gerard Depardieu sarebbe una 24enne da lui molestata con "parole indecenti e mani addosso su tutto il corpo" durante le riprese di Magicien et les Siamese, film di Jean-Pierre Mocky. La stessa donna lo scorso gennaio aveva sporto denuncia per violena sessuale. Nel 2021, Depardieu avrebbe molestato, oltraggiato e compiuto "violenza sessuale" come si legge nella denuncia, sul set di Volets Verts, ai danni di una decoratrice 53enne.
Depardieu è già incriminato dal dicembre 2020 per stupro ai danni della collega Charlotte Arnaoul. La sua posizione si è fatta più complicata quando è stato accusato da attrici coinvolte in undici produzioni tra il 2004 e il 2022, tra cui la commedia Big House, il film Dumas e la serie poliziesca di Netflix, Marseille.
A peggiorare le cose, il video che mostra Depardieu fare battute pesanti su donne adulte e su una bambina a galoppo su un cavallo girato da Yann Moix in occasione della visita dell'attore alla Corea del Nord nel 2018. E il suicidio a 60 anni di Emmanuelle Debaver, che in un post social aveva accusato Depardieu di comportamenti inappropriati sul set.
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