Sabrina Ferilli aveva 35 anni quando stregò l'Italia con il suo celebre calendario per Max, uno dei più venduti di sempre. Ne aveva uno di più durante il suo "striptease" in occasione della vittoria dello scudetto della Roma nel 2001, in realtà il suo fu un balletto con sfilata in bikini e con la bandiera giallorossa. Oggi è una diva del cinema e della tv che il prossimo giugno compirà 61 anni ed è al cinema con La città proibita, nuovo film di Gabriele Mainetti, già autore di Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out!
Intervistata da La Stampa, con la sua solita schiettezza, del tempo che passa Sabrina Ferilli ha detto: "Invecchiare non si fa. Si dovrebbe morire anche cinque, sei anni prima di quelli previsti, avendo ancora, però, il corpo di quando si aveva 30 o 40 anni al massimo".
Poi una bordata contro il politically correct per il quale si rischia di essere portati alla pubblica gogna (social) per una frase capita male o una parola poco "allineata". Secondo l'attrice: "Non mi piace per niente, non difende nessuno, non penso che serva in alcun modo. Credo che sia soprattutto una moda, e quindi finirà, come tutte le altre".
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