Fabio Testi: "A Berlino la mia rivincita a 83 anni". Gli amori e quella voce sul figlio della Fenech


Il bellissimo del cinema italiano, poi capace di farsi notare non solo in film d'azione e di genere ma anche in quelli d'autore (Il giardino dei Finzi Contini) si prende la sua rivincita su chi già lo trattava da ex. Fabio Testi lo fa a 83 anni, alla Berlinale, nel cast del film Reflection in a Dead Diamond, diretto da Hélène Cattet e Bruno Forzani.
Testi è un fascinoso e attempato agente segreto in una spy story fra i cui protagonisti c'è anche Maria De Medeiros, vista tra l'altro in Pulp Fiction Di Tarantino.
Ha girato più di 100 film, molti di genere, lo chiamavano il Belmondo o il Sean Connery italiano. Un solo Globo d'Oro vinto, quando rivelò le sue capacitò di sfumatura attoriale al di là del fisico, nel film di De Sica. Gli è sempre rimasta l'amarezza per aver visto il suo ruolo tagliato, dopo le riprese, da C'era una volta il West di Leone. E' stato nei maggiori Festival, da Cannes a Venezia, per lui è la prima volta al festival di Berlino.
Per lui moltissima tv, molte copertine e una fama da seduttore impenitente. E' stato legato a Ursula Andress, Anita Ekberg, Jean Seberg, Charlotte Rampling, Brooke Shields, ha poi sposato la stilista Lola Navarro e, in seconde nozze, la gallerista Antonella Liguori. E' padre di tre figli.
Fece scalpore, nei primi anni Settanta, il racconto fatto da Edwige Fenech (e riportato da La Stampa nel 1973) che attribuiva la paternità misteriosa del suo unico figlio Edwin proprio a Fabio Testi. Figlio desiderato, disse la Fenech, ma arrivato quando la storia fra lei e l'attore italiano, dopo tre anni felici, era "logora". In un secondo momento, Edwige Fenech smentì la notizia senza mai rivelare l'identità del padre di suo figlio.
Foto da Shutterstock, Instagram, Wikipedia e fotogrammi dai film

Il bellissimo del cinema italiano, poi capace di farsi notare non solo in film d'azione e di genere ma anche in quelli d'autore (Il giardino dei Finzi Contini) si prende la sua rivincita su chi già lo trattava da ex. Fabio Testi lo fa a 83 anni, alla Berlinale, nel cast del film Reflection in a Dead Diamond, diretto da Hélène Cattet e Bruno Forzani.
Testi è un fascinoso e attempato agente segreto in una spy story fra i cui protagonisti c'è anche Maria De Medeiros, vista tra l'altro in Pulp Fiction Di Tarantino.
Ha girato più di 100 film, molti di genere, lo chiamavano il Belmondo o il Sean Connery italiano. Un solo Globo d'Oro vinto, quando rivelò le sue capacitò di sfumatura attoriale al di là del fisico, nel film di De Sica. Gli è sempre rimasta l'amarezza per aver visto il suo ruolo tagliato, dopo le riprese, da C'era una volta il West di Leone. E' stato nei maggiori Festival, da Cannes a Venezia, per lui è la prima volta al festival di Berlino.
Per lui moltissima tv, molte copertine e una fama da seduttore impenitente. E' stato legato a Ursula Andress, Anita Ekberg, Jean Seberg, Charlotte Rampling, Brooke Shields, ha poi sposato la stilista Lola Navarro e, in seconde nozze, la gallerista Antonella Liguori. E' padre di tre figli.
Fece scalpore, nei primi anni Settanta, il racconto fatto da Edwige Fenech (e riportato da La Stampa nel 1973) che attribuiva la paternità misteriosa del suo unico figlio Edwin proprio a Fabio Testi. Figlio desiderato, disse la Fenech, ma arrivato quando la storia fra lei e l'attore italiano, dopo tre anni felici, era "logora". In un secondo momento, Edwige Fenech smentì la notizia senza mai rivelare l'identità del padre di suo figlio.
Foto da Shutterstock, Instagram, Wikipedia e fotogrammi dai film

Il bellissimo del cinema italiano, poi capace di farsi notare non solo in film d'azione e di genere ma anche in quelli d'autore (Il giardino dei Finzi Contini) si prende la sua rivincita su chi già lo trattava da ex. Fabio Testi lo fa a 83 anni, alla Berlinale, nel cast del film Reflection in a Dead Diamond, diretto da Hélène Cattet e Bruno Forzani.
Testi è un fascinoso e attempato agente segreto in una spy story fra i cui protagonisti c'è anche Maria De Medeiros, vista tra l'altro in Pulp Fiction Di Tarantino.
Ha girato più di 100 film, molti di genere, lo chiamavano il Belmondo o il Sean Connery italiano. Un solo Globo d'Oro vinto, quando rivelò le sue capacitò di sfumatura attoriale al di là del fisico, nel film di De Sica. Gli è sempre rimasta l'amarezza per aver visto il suo ruolo tagliato, dopo le riprese, da C'era una volta il West di Leone. E' stato nei maggiori Festival, da Cannes a Venezia, per lui è la prima volta al festival di Berlino.
Per lui moltissima tv, molte copertine e una fama da seduttore impenitente. E' stato legato a Ursula Andress, Anita Ekberg, Jean Seberg, Charlotte Rampling, Brooke Shields, ha poi sposato la stilista Lola Navarro e, in seconde nozze, la gallerista Antonella Liguori. E' padre di tre figli.
Fece scalpore, nei primi anni Settanta, il racconto fatto da Edwige Fenech (e riportato da La Stampa nel 1973) che attribuiva la paternità misteriosa del suo unico figlio Edwin proprio a Fabio Testi. Figlio desiderato, disse la Fenech, ma arrivato quando la storia fra lei e l'attore italiano, dopo tre anni felici, era "logora". In un secondo momento, Edwige Fenech smentì la notizia senza mai rivelare l'identità del padre di suo figlio.
Foto da Shutterstock, Instagram, Wikipedia e fotogrammi dai film

