Ema Stokholma shock: "Mia madre mi ha portato su un ponte per farmi suicidare"





Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
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"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
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Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
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In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
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In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
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"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
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In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
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In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
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La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
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"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".
Momenti di grande commozione a "Verissimo" che nell'ultima puntata ha ospitato la dj Ema Stokholma, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica".
"La volta che mi spronò a suicidarmi" - "Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”. Un racconto che lascia sgomenti e che continua con altri particolari forti: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia".
La fuga per salvarsi - Ora che Ema è cresciuta, i suoi sentimenti sono cambiati. "Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. "Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
In passato ha lavorato come modella - Ema Stokholma, il cui vero nome è Morwenn Moguerou ha vissuto in Francia fino a metà dell’adolescenza, per poi a 15 anni scappare di casa e rifugiarsi in Italia. Il motivo della sua fuga sono state appunto le violenze e gli abusi subiti da parte della madre sin da quando era bambina. Ha lavorato come modella per importante case, come Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, e Valentino. Negli anni 2000 ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della musica, coronando il sogno di diventare dj. Degli abusi e delle violenze dell'infanzia ha parlato anche in un libro dal titolo emblematico ”Per il mio bene".