La quattordicesima domenica del tempo ordinario è in tutti i cinema, se ne parla, se ne scrive, la gente va a vederlo soprattutto perché nella nuova fatica di Pupi Avati c'è il ritorno al cinema di Edwige Fenech. Oggi 74enne, mito erotico e di bellezza di una generazione, "cult" all'estero e adorata da Quentin Tarantino. Ma da tempo lontana dal grande e piccolo schermo. La Fenech ha parlato della sua vita oggi e di certe scelte radicali che ha fatto.
A cominciare dal Paese in cui ha scelto di vivere, che non è più l'Italia. A Gente ha rivelato: "Vivo a Lisbona con mia mamma, che a 95 anni ha ancora una pelle straordinaria, mio figlio Edwin e i miei nipotini Asia, di 10 anni, e Gabriel, di 3. Amo fare la nonna, li porto ai giardinetti, allo zoo, all’acquario. Ho scelto il Portogallo per aprire un nuovo capitolo e perché la gente lì è molto discreta: nessuno ti chiede l’autografo per strada. Molte star lo scelgono per questo".
Da tempo le si chiede perché non abbia mai voluto fare il nome del padre di suo figlio Edwin, a dispetto di certe voci che più volte hanno indicato l'attore Fabio Testi. Né lui né la Fenech hanno mai confermato ed oggi è l'attrice a mettere le cose in chiaro: "Perché rispetto il volere del padre, che non vuole essere nominato. Mio figlio naturalmente sa chi è”.
Del suo passato di attrice con molte scene di nudo, e alcune spinte, ha detto di non aver voluto rivedere per anni i film che faceva, di averlo fatto solo di recente, trovandosi "carina" e facendo pace con titoli di cui si vergognava, da Giovannona coscialunga a Quel gran pezzo dell'Ubalda che oggi trova perfino intelligenti e furbi.
A 74 anni è single: "Ho tanti corteggiatori, ma preferisco essere amica piuttosto che amante. Comunque mai dire mai: se mi hanno chiamata a 74 anni per fare un film, potrebbe pure arrivare l’amore, anche se mi pare difficile. Mi rimane troppo poco tempo da dedicare alla scoperta di un’altra persona".
Foto Ansa, dal film, da Lista e Instagram