Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet è personaggio nato per dividere. Sempre molto nette le sue posizioni. Sempre molto deciso il suo carattere. Quando compare in tv come adesso che sta portando il suo spettacolo Mordere il cielo. Dove sono finite le nostre emozioni a teatro, con successo.
Interpellato su quel che va forte in tv al momento, Paolo Crepet non si è tirato indietro, e ha preso come esempio di tutte le storture e brutture televisive Belve. Così Crepet: "C'è un declino culturale, i nostri mezzi di comunicazione, tutti, non hanno di che parlare realmente e questo ha fatto emergere una necessità voyeuristica. Perché uno deve andare a parlare in televisione dei fatti suoi? E' da poveracci".
Si potrebbe obiettare che il pubblico ha fame di curiosità private delle celebrità, e che le celebrità si raccontano a pagamento. mA Eccoci a Belve: "Ha successo perché la gente è disperata - dice Crepet intervistato dal Corriere della Sera - la Fagnani sarà anche carina ma è colpa di chi fa il programma che deve cercare la volta che sei scivolato sulla buccia di banana: disperazione allo stato puro. E gli adolescenti lo vedono che siamo spietati. Adesso è una televisione animalesca, infatti i programmi si chiamano Belve, Iene, non c'è nulla di umano".
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