Clarissa Burt: "Un'infanzia di dolore e violenze. Voleva ucciderla, fuggimmo"


Dal dolore immenso alla fuga. L'attrice italo-americana Clarissa Burt, 63 anni, ha raccontato a Verissimo di come la sua infanzia sia stata segnata dalla paura e dalla violenza, a causa di suo padre. "Sono cresciuta a Philadelphia in una casa molto cattolica, molto irlandese e molto violenta, racconta. Mio padre beveva parecchio" ha rivelato a Verissimo. Far riaffiorare quei ricordi le crea ancora dolore, soprattutto pensando a sua madre: "Vedevo lui sempre arrabbiato e la mamma sempre infelice. Aveva 18 anni quando sono nata e ha sopportato per più di vent'anni questo matrimonio tossico. Che dolore vederla giovanissima, con tre figli, abusata da questo mostro".
La violenza fisica e verbale, poi la fuga - Già prima della sua nascita, suo padre aveva dato segnali importanti: "Mamma era incinta di me e lui la picchiava. Non c'era solo la violenza fisica - ha raccontato - ma anche quella verbale. Nel 1958 c'erano pochi posti in cui le donne potevano rifugiarsi quando c'erano episodi di violenza e quindi mio nonno, a mia madre, ha detto che doveva restare con mio padre essendo rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ad un certo punto decidiamo di scappare".
Dopo aver atteso che il padre uscisse, la decisione - "Sono andata da mamma e le ho detto: 'Tu sai benissimo che lui sta aspettando che io parta e vada all'università per ammazzarti'. Lei ha detto: 'Sì, lo so'. Quando ho sentito questo ho dovuto dire stop. Papà è salito, era troppo ubriaco. Si addormentò, iniziò a russare, mamma venne a prendere me, siamo andati a prendere mia sorella, ci siamo messi in macchina e siamo andate via".
L'incontro 40 anni dopo - Dopo aver tagliato completamente i ponti, Clarissa Burt ha occasione di incontrare suo padre 42 anni dopo, in occasione della morte di suo fratello per un tumore. "L'ho perdonato perché non sono una che porta rancore ma non l'ho salutato perché è una persona tossica" ha concluso.
Foto: Instagram

Dal dolore immenso alla fuga. L'attrice italo-americana Clarissa Burt, 63 anni, ha raccontato a Verissimo di come la sua infanzia sia stata segnata dalla paura e dalla violenza, a causa di suo padre. "Sono cresciuta a Philadelphia in una casa molto cattolica, molto irlandese e molto violenta, racconta. Mio padre beveva parecchio" ha rivelato a Verissimo. Far riaffiorare quei ricordi le crea ancora dolore, soprattutto pensando a sua madre: "Vedevo lui sempre arrabbiato e la mamma sempre infelice. Aveva 18 anni quando sono nata e ha sopportato per più di vent'anni questo matrimonio tossico. Che dolore vederla giovanissima, con tre figli, abusata da questo mostro".
La violenza fisica e verbale, poi la fuga - Già prima della sua nascita, suo padre aveva dato segnali importanti: "Mamma era incinta di me e lui la picchiava. Non c'era solo la violenza fisica - ha raccontato - ma anche quella verbale. Nel 1958 c'erano pochi posti in cui le donne potevano rifugiarsi quando c'erano episodi di violenza e quindi mio nonno, a mia madre, ha detto che doveva restare con mio padre essendo rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ad un certo punto decidiamo di scappare".
Dopo aver atteso che il padre uscisse, la decisione - "Sono andata da mamma e le ho detto: 'Tu sai benissimo che lui sta aspettando che io parta e vada all'università per ammazzarti'. Lei ha detto: 'Sì, lo so'. Quando ho sentito questo ho dovuto dire stop. Papà è salito, era troppo ubriaco. Si addormentò, iniziò a russare, mamma venne a prendere me, siamo andati a prendere mia sorella, ci siamo messi in macchina e siamo andate via".
L'incontro 40 anni dopo - Dopo aver tagliato completamente i ponti, Clarissa Burt ha occasione di incontrare suo padre 42 anni dopo, in occasione della morte di suo fratello per un tumore. "L'ho perdonato perché non sono una che porta rancore ma non l'ho salutato perché è una persona tossica" ha concluso.
Foto: Instagram

Dal dolore immenso alla fuga. L'attrice italo-americana Clarissa Burt, 63 anni, ha raccontato a Verissimo di come la sua infanzia sia stata segnata dalla paura e dalla violenza, a causa di suo padre. "Sono cresciuta a Philadelphia in una casa molto cattolica, molto irlandese e molto violenta, racconta. Mio padre beveva parecchio" ha rivelato a Verissimo. Far riaffiorare quei ricordi le crea ancora dolore, soprattutto pensando a sua madre: "Vedevo lui sempre arrabbiato e la mamma sempre infelice. Aveva 18 anni quando sono nata e ha sopportato per più di vent'anni questo matrimonio tossico. Che dolore vederla giovanissima, con tre figli, abusata da questo mostro".
La violenza fisica e verbale, poi la fuga - Già prima della sua nascita, suo padre aveva dato segnali importanti: "Mamma era incinta di me e lui la picchiava. Non c'era solo la violenza fisica - ha raccontato - ma anche quella verbale. Nel 1958 c'erano pochi posti in cui le donne potevano rifugiarsi quando c'erano episodi di violenza e quindi mio nonno, a mia madre, ha detto che doveva restare con mio padre essendo rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ad un certo punto decidiamo di scappare".
Dopo aver atteso che il padre uscisse, la decisione - "Sono andata da mamma e le ho detto: 'Tu sai benissimo che lui sta aspettando che io parta e vada all'università per ammazzarti'. Lei ha detto: 'Sì, lo so'. Quando ho sentito questo ho dovuto dire stop. Papà è salito, era troppo ubriaco. Si addormentò, iniziò a russare, mamma venne a prendere me, siamo andati a prendere mia sorella, ci siamo messi in macchina e siamo andate via".
L'incontro 40 anni dopo - Dopo aver tagliato completamente i ponti, Clarissa Burt ha occasione di incontrare suo padre 42 anni dopo, in occasione della morte di suo fratello per un tumore. "L'ho perdonato perché non sono una che porta rancore ma non l'ho salutato perché è una persona tossica" ha concluso.
Foto: Instagram

