"Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l'importanza che ha avuto nella mia vita". Con queste parole Max Pezzali spegne definitivamente le polemiche nate intorno alla benemerenza civica che il Comune di Pavia ha deciso di assegnare al suo ex compagno degli 883, Mauro Repetto.
La serie, la diffida - In un momento in cui gli 883 sono tornati prepotentemente sotto i riflettori grazie alla serie TV Sky che ne racconta le origini, la questione della benemerenza civica aveva rischiato di incrinare quello che sembrava un ritrovato equilibrio tra i due artisti. La vicenda era esplosa quando gli avvocati di Pezzali avevano inviato una lettera di diffida al Comune di Pavia riguardo l'assegnazione del riconoscimento a Repetto, premio che lo stesso Pezzali aveva ricevuto nel 1995.
Il chiarimento con una birra - Ma il cantante pavese ha voluto fare chiarezza, apparendo pubblicamente in birreria con l'amico Repetto e sottolineando come le questioni legali in corso non riguardino direttamente il suo ex compagno di band, ma siano legate a dispute sulla titolarità del nome "883" con una società di Claudio Cecchetto.
Il gesto distensivo di Pezzali arriva in un momento particolare per Repetto, tornato recentemente sulle scene con lo spettacolo teatrale "Alla ricerca dell'uomo ragno – La favola degli 883", confermando come il legame tra i due artisti vada oltre le questioni burocratiche e legali.
"A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film", ha concluso Pezzali, ribadendo come la loro amicizia sia sancita dalle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana degli anni '90.