Belen e la rapina: "Presa per i capelli e pistola alla testa. Erano in otto"





Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram
Una rapina a mano armata, la pistola alla testa, poi il finale con lei chiusa in bagno in mezzo a otto malviventi. E' un racconto di terrore quello condiviso da Belen Rodriguez intervistata su 7, il settimanale del Corriere della Sera.
Questo il racconto di Belen: "Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie. Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa”. Prendono tutto. Non finisce lì.
Prosegue la presentatrice: "Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi”. Questo episodio ha spinto Belen Rodriguez a fuggire dalla nativa Argentina verso l'Italia. Cercando di portare appresso anche la famiglia per salvarla.
Oggi le cose vanno molto diversamente: "All'arrivo in Italia Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Coi primi guadagni compra casa per sé e i familiari: “Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli. Inizio a dormire la notte. La mia famiglia era al sicuro. Finalmente li sapevo al sicuro”.
Foto da Instagram