La sparata sul "patriarcato gender" e le pose esplicite su social. Arisa finisce nella bufera
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Con Rosalba Pippa in arte Arisa non sai mai con chi esattamente avrai a che fare. Multiforme per umori, pareri, look, modi di mostrarsi, nell'ultimo periodo la cantante si è prima mostrata totalmente al naturale dicendo di essere alla ricerca di "soggetti sanissimi, max 45 anni, economicamente autosufficienti a cui piaccia solo e da matti l’organo sessuale femminile, in particolare il mio".
Più recentemene è tornata a mettersi da sola in imbarazzo inserendo l'emoticon delle manine che applaudono sotto un post della ministra Roccella, notoriamente avversata dalla comunità Lgbtq+ per le sue posizioni. Specie dopo aver detto che " l'ideologia gender è il nuovo patriarcato".
La protesta è salita talmente tanto di volume che Arisa ha provato a correggere il tiro con il suo post più recente su Instagram. In cui scrive: "Credo nella natura multiforme e fluida della sessualità, che si debba far capire ai giovani e ai giovanissimi, oltre che agli adulti 'de coccio', che non solo e non sempre l'identità biologica corrisponde all'identità emotiva, che alcune cose non escludono altre e che bisogna prendersi cura di tutti in maniera seria e scrupolosa. Nessuno escluso, nessuno emarginato, nessuno bullizzato. La ragione non sta mai solo da una parte. L'amore, qualsiasi sia la forma in cui viene espresso, è solo un dono degno di rispetto, per una società che vuole essere inclusiva e felice. Spero di non dovermi più esprimere in tal senso e che non ci siano più dubbi sulla natura dei miei pensieri".
Ma per molti la pezza è stata peggio del buco. Questi alcuni dei commenti arrivati su questo post: "Amore il problema non è “dire”, che delle parole non ce ne famo niente, ma agire di conseguenza. Se si applaude una ministra anti-abortista contraria ai diritti delle persone trans, avoja a dire". "Scusa Arisa, ma ci hai preso per stupidi? Hai ricondiviso le parole transfobiche della ministra Roccella, dandole ulteriore visibilità e facendole da megafono, e ora ci vieni a raccontare che sei per l’inclusione e dalla parte della comunità?".
Mostrarsi nudi, specie nelle parole e in ciò che si pensa, ha i suoi contraccolpi. Spesso feroci.
Foto da Instagram
Con Rosalba Pippa in arte Arisa non sai mai con chi esattamente avrai a che fare. Multiforme per umori, pareri, look, modi di mostrarsi, nell'ultimo periodo la cantante si è prima mostrata totalmente al naturale dicendo di essere alla ricerca di "soggetti sanissimi, max 45 anni, economicamente autosufficienti a cui piaccia solo e da matti l’organo sessuale femminile, in particolare il mio".
Più recentemene è tornata a mettersi da sola in imbarazzo inserendo l'emoticon delle manine che applaudono sotto un post della ministra Roccella, notoriamente avversata dalla comunità Lgbtq+ per le sue posizioni. Specie dopo aver detto che " l'ideologia gender è il nuovo patriarcato".
La protesta è salita talmente tanto di volume che Arisa ha provato a correggere il tiro con il suo post più recente su Instagram. In cui scrive: "Credo nella natura multiforme e fluida della sessualità, che si debba far capire ai giovani e ai giovanissimi, oltre che agli adulti 'de coccio', che non solo e non sempre l'identità biologica corrisponde all'identità emotiva, che alcune cose non escludono altre e che bisogna prendersi cura di tutti in maniera seria e scrupolosa. Nessuno escluso, nessuno emarginato, nessuno bullizzato. La ragione non sta mai solo da una parte. L'amore, qualsiasi sia la forma in cui viene espresso, è solo un dono degno di rispetto, per una società che vuole essere inclusiva e felice. Spero di non dovermi più esprimere in tal senso e che non ci siano più dubbi sulla natura dei miei pensieri".
Ma per molti la pezza è stata peggio del buco. Questi alcuni dei commenti arrivati su questo post: "Amore il problema non è “dire”, che delle parole non ce ne famo niente, ma agire di conseguenza. Se si applaude una ministra anti-abortista contraria ai diritti delle persone trans, avoja a dire". "Scusa Arisa, ma ci hai preso per stupidi? Hai ricondiviso le parole transfobiche della ministra Roccella, dandole ulteriore visibilità e facendole da megafono, e ora ci vieni a raccontare che sei per l’inclusione e dalla parte della comunità?".
Mostrarsi nudi, specie nelle parole e in ciò che si pensa, ha i suoi contraccolpi. Spesso feroci.
Foto da Instagram
Con Rosalba Pippa in arte Arisa non sai mai con chi esattamente avrai a che fare. Multiforme per umori, pareri, look, modi di mostrarsi, nell'ultimo periodo la cantante si è prima mostrata totalmente al naturale dicendo di essere alla ricerca di "soggetti sanissimi, max 45 anni, economicamente autosufficienti a cui piaccia solo e da matti l’organo sessuale femminile, in particolare il mio".
Più recentemene è tornata a mettersi da sola in imbarazzo inserendo l'emoticon delle manine che applaudono sotto un post della ministra Roccella, notoriamente avversata dalla comunità Lgbtq+ per le sue posizioni. Specie dopo aver detto che " l'ideologia gender è il nuovo patriarcato".
La protesta è salita talmente tanto di volume che Arisa ha provato a correggere il tiro con il suo post più recente su Instagram. In cui scrive: "Credo nella natura multiforme e fluida della sessualità, che si debba far capire ai giovani e ai giovanissimi, oltre che agli adulti 'de coccio', che non solo e non sempre l'identità biologica corrisponde all'identità emotiva, che alcune cose non escludono altre e che bisogna prendersi cura di tutti in maniera seria e scrupolosa. Nessuno escluso, nessuno emarginato, nessuno bullizzato. La ragione non sta mai solo da una parte. L'amore, qualsiasi sia la forma in cui viene espresso, è solo un dono degno di rispetto, per una società che vuole essere inclusiva e felice. Spero di non dovermi più esprimere in tal senso e che non ci siano più dubbi sulla natura dei miei pensieri".
Ma per molti la pezza è stata peggio del buco. Questi alcuni dei commenti arrivati su questo post: "Amore il problema non è “dire”, che delle parole non ce ne famo niente, ma agire di conseguenza. Se si applaude una ministra anti-abortista contraria ai diritti delle persone trans, avoja a dire". "Scusa Arisa, ma ci hai preso per stupidi? Hai ricondiviso le parole transfobiche della ministra Roccella, dandole ulteriore visibilità e facendole da megafono, e ora ci vieni a raccontare che sei per l’inclusione e dalla parte della comunità?".
Mostrarsi nudi, specie nelle parole e in ciò che si pensa, ha i suoi contraccolpi. Spesso feroci.
Foto da Instagram
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