Arisa, ospite di Francesca Fagnani a “Belve”, si è raccontata a 360 gradi, senza peli sulla lingua. Tra scandali, liti, politica e amore, Arisa ha svelato alcuni aspetti della sua vita privata e professionale.
Schiava sessuale per amore - Arisa ha confessato di essere stata una schiava sessuale per amore di un uomo che non ha saputo apprezzare il suo affetto. “Essere schiavo sessuale è una liberissima scelta. Affidi la tua vita a qualcun altro perché lui o lei ti fanno sentire in una certa maniera. A volte ti libera da ogni male” ha spiegato. Oggi si è pentita di quella relazione: “Perché lui non ha avuto rispetto di tutto l’amore che gli ho dato. Io lo rispetto, lui invece ogni tanto se ne esce con qualcosa che non va bene, ma io non reagisco”. Ora cerca un uomo diverso: “Voglio uno che muore per me”.
Le foto hot e la ricerca del marito - Arisa ha parlato anche dello scandalo delle foto hot pubblicate su Instagram per “cercare marito”. La cantante ha detto di aver ricevuto molte proposte, soprattutto da “tanti giocatori, non calciatori che quello sarebbe interessante” ha scherzato con Fagnani. Ha aggiunto di aver fatto quelle foto per divertimento e per provocazione: “Mi piace giocare con la mia immagine, mi piace essere libera di esprimermi come voglio”.
Il rapporto con la comunità Lgbt - Un altro tema toccato da Arisa è stato il suo rapporto con la comunità Lgbt, dopo le sue parole di apprezzamento per Giorgia Meloni e le conseguenti critiche e insulti ricevuti sui social. Arisa ha detto di sentirsi “non capita, come una persona che si è battuta per una parte di persone ingrate”. Ha negato di aver ricucito con la comunità e ha risposto con ironia alla battuta di Fagnani che l’ha definita “licenziata da icona gay”: “Ma che me frega”.
L'infanzia difficile e il successo - Infine, Arisa ha ripercorso la sua infanzia difficile, segnata dalle botte dei genitori che l’hanno “forgiata”. La cantante ha detto di non voler ripetere lo stesso comportamento con i suoi figli, ma di ringraziare i suoi genitori per averla preparata a tutto: “Posso sopportare qualsiasi cosa”. Ha ammesso di essere considerata un’artista difficile da molti colleghi cantanti, ma ha sostenuto di avere un senso del dovere molto radicato che deriva anche dalle sue origini.