Angelo Duro, l'ultima provocazione è in una pagina bianca del Corriere. Che cosa ha scritto


"Non ho bisogno di fare pubblicità al mio film - ho comprato questa pagina per farci disegnare i vostri figli". Con questa provocatoria dichiarazione, apparsa in una pagina quasi completamente bianca del Corriere della Sera, Angelo Duro conferma ancora una volta il suo status di anti-influencer per eccellenza del panorama italiano. Una mossa di marketing che è l'anti-marketing per definizione, perfettamente in linea con lo stile caustico che ha reso il comico palermitano un fenomeno culturale tra i giovani.
Leggi anche->> Dalle mutande e volgarità a Sanremo al trionfo al cinema
Il successo al botteghino - Il suo ultimo film "Io sono la fine del mondo", diretto dal maestro della commedia italiana Gennaro Nunziante, sta dominando il box office con incassi che superano i 5,8 milioni di euro. Un successo che non sorprende chi segue la carriera di questo artista fuori dagli schemi, capace di costruire un seguito fedele grazie a un approccio cinico e disincantato alla realtà.
Sarcasmo e dinamiche familiari - La pellicola, che vede nel cast talenti del calibro di Giorgio Colangeli e Matilde Piana, racconta la storia di un autista di adolescenti ubriachi costretto a tornare nella sua Palermo per prendersi cura dei genitori anziani. Una premessa che diventa nelle mani di Duro un'occasione per esplorare con il suo caratteristico sarcasmo le dinamiche familiari e il complesso rapporto genitori-figli.
Il successo di Angelo Duro tra i giovani non è casuale - La sua capacità di smontare le convenzioni sociali con battute taglienti e una sincerità quasi brutale risuona particolarmente con una generazione stanca di filtri e artifici. Il suo personaggio, costruito sull'essere "politically incorrect" senza mai scadere nella volgarità gratuita, rappresenta una voce fuori dal coro nel panorama dell'intrattenimento italiano.
La provocazione sul Corriere della Sera è solo l'ultima di una serie di mosse anti-convenzionali che caratterizzano la sua comunicazione. Una strategia che funziona proprio perché autentica, perfettamente coerente con il personaggio che Duro ha costruito nel tempo: quello di un osservatore cinico ma lucido della realtà.

"Non ho bisogno di fare pubblicità al mio film - ho comprato questa pagina per farci disegnare i vostri figli". Con questa provocatoria dichiarazione, apparsa in una pagina quasi completamente bianca del Corriere della Sera, Angelo Duro conferma ancora una volta il suo status di anti-influencer per eccellenza del panorama italiano. Una mossa di marketing che è l'anti-marketing per definizione, perfettamente in linea con lo stile caustico che ha reso il comico palermitano un fenomeno culturale tra i giovani.
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Sarcasmo e dinamiche familiari - La pellicola, che vede nel cast talenti del calibro di Giorgio Colangeli e Matilde Piana, racconta la storia di un autista di adolescenti ubriachi costretto a tornare nella sua Palermo per prendersi cura dei genitori anziani. Una premessa che diventa nelle mani di Duro un'occasione per esplorare con il suo caratteristico sarcasmo le dinamiche familiari e il complesso rapporto genitori-figli.
Il successo di Angelo Duro tra i giovani non è casuale - La sua capacità di smontare le convenzioni sociali con battute taglienti e una sincerità quasi brutale risuona particolarmente con una generazione stanca di filtri e artifici. Il suo personaggio, costruito sull'essere "politically incorrect" senza mai scadere nella volgarità gratuita, rappresenta una voce fuori dal coro nel panorama dell'intrattenimento italiano.
La provocazione sul Corriere della Sera è solo l'ultima di una serie di mosse anti-convenzionali che caratterizzano la sua comunicazione. Una strategia che funziona proprio perché autentica, perfettamente coerente con il personaggio che Duro ha costruito nel tempo: quello di un osservatore cinico ma lucido della realtà.

"Non ho bisogno di fare pubblicità al mio film - ho comprato questa pagina per farci disegnare i vostri figli". Con questa provocatoria dichiarazione, apparsa in una pagina quasi completamente bianca del Corriere della Sera, Angelo Duro conferma ancora una volta il suo status di anti-influencer per eccellenza del panorama italiano. Una mossa di marketing che è l'anti-marketing per definizione, perfettamente in linea con lo stile caustico che ha reso il comico palermitano un fenomeno culturale tra i giovani.
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Sarcasmo e dinamiche familiari - La pellicola, che vede nel cast talenti del calibro di Giorgio Colangeli e Matilde Piana, racconta la storia di un autista di adolescenti ubriachi costretto a tornare nella sua Palermo per prendersi cura dei genitori anziani. Una premessa che diventa nelle mani di Duro un'occasione per esplorare con il suo caratteristico sarcasmo le dinamiche familiari e il complesso rapporto genitori-figli.
Il successo di Angelo Duro tra i giovani non è casuale - La sua capacità di smontare le convenzioni sociali con battute taglienti e una sincerità quasi brutale risuona particolarmente con una generazione stanca di filtri e artifici. Il suo personaggio, costruito sull'essere "politically incorrect" senza mai scadere nella volgarità gratuita, rappresenta una voce fuori dal coro nel panorama dell'intrattenimento italiano.
La provocazione sul Corriere della Sera è solo l'ultima di una serie di mosse anti-convenzionali che caratterizzano la sua comunicazione. Una strategia che funziona proprio perché autentica, perfettamente coerente con il personaggio che Duro ha costruito nel tempo: quello di un osservatore cinico ma lucido della realtà.

