In un'intervista molto toccante al podcast "Passa dal BSMT", Andrea De Filippi, noto al pubblico come Alfa, si mette a nudo rivelando un passato segnato da bullismo e insicurezze. Il cantautore genovese, oggi idolo dei giovani, racconta per la prima volta i momenti bui che hanno preceduto il suo successo.
La musica come un rifugio - "Quando frequentavo il liceo classico, ero il ragazzo timido che scriveva canzoni in cameretta," confessa con voce sommessa al conduttore Gianluca Gazzoli. "La musica è stata il mio rifugio, il posto dove potevo essere me stesso senza paura dei giudizi altrui."
Le cicatrici e come è nato il nome - A soli 23 anni, Alfa porta con sé le cicatrici di un'adolescenza complessa, trasformata poi in arte attraverso le sue canzoni. Il suo nome d'arte stesso, scelto a 14 anni, nasconde un significato profondo: "Alfa rappresenta il mio non sentirmi mai abbastanza, una dannazione che però è diventata il mio più grande motore."
Il punto di svolta arriva nel 2019 con "Cin Cin", brano nato per caso durante l'attesa di una pizza, che diventa triplo disco di platino. "Il successo è arrivato quando psicologicamente non ero pronto," ammette il cantautore. "Ho dovuto imparare a gestire la popolarità mentre ancora lottavo con le mie insicurezze."
Oggi Alfa si definisce orgogliosamente cantautore, allontanandosi dall'etichetta di rapper che gli viene spesso attribuita. Dal palcoscenico del Festival di Sanremo, dove ha duettato con Roberto Vecchioni, alle hit che dominano le classifiche, la sua storia è un messaggio di speranza per chi sta ancora lottando contro il bullismo e l'emarginazione.