Un colpo di scena sconvolge la già turbolenta vicenda di Alain Delon: durante una perquisizione nella sua villa di Douchy-Montcorbon, la polizia francese ha sequestrato un vero e proprio arsenale: 72 armi da fuoco e oltre 3mila munizioni.
L'attore 88enne, malato di tumore e al centro di una guerra familiare per la gestione delle sue cure, si ritrova ora al centro di un'indagine per detenzione illegale di armi. Tra le 72 armi sequestrate, alcune appartengono addirittura alla categoria A, che include armi da guerra e materiale bellico.
Un poligono di tiro all'interno della proprietà aggiunge mistero a questa vicenda dai risvolti inaspettati. Come ha potuto Delon accumulare un simile arsenale senza licenza? E per quale motivo?
La scoperta getta un'ombra inquietante sulla figura dell'attore, da sempre considerato un'icona del cinema francese. La sua vita privata, già costellata di vicende controverse, si arricchisce ora di un nuovo capitolo che alimenta dubbi e interrogativi.
La guerra familiare in corso, che vede i figli di Delon contrapposti alla sorella Anouchka e alla badante Hiromi Rollin, assume ora una connotazione ancora più drammatica. Anouchka si è detta "rassicurata" dalla scomparsa delle armi, mentre Anthony ha accusato la sorella di strumentalizzare la vicenda. "Anouchka - ha dichiarato il suo avvocato, Frank Berton, era abbastanza preoccupata dato il clima che regna nella villa e nostante sapesse che suo padre possedeva un'arma, e che ama le armi, non poteva immaginare che ne avesse così tante"
La vicenda assume dunque un contorno ancora più drammatico alla luce delle condizioni di salute di Delon e del conflitto in corso tra i suoi figli. Le indagini proseguono per fare luce su questa storia dai risvolti inquietanti.