Gli anni sono 59, la carica di energia e simpatia quelle di sempre, che hanno fatto conoscere Tosca D'Aquino al grande pubblico di cinema, tv e teatro. Dal Ciclone di Pieraccioni ai Bastardi di Pizzofalcone in tv fino a Cena con sorpresa, che porta sul palcoscenico assieme a Simone Montedoro, l'attrice napoletana è fra le più versatili del nostro panorama. Da due interviste, avvenute in momenti diversi, tornano a galla l'inconveniente con la propria salute, che la D'Aquino affronta, e un episodio degli esordi della sua carriera. Di cui fu coprotagonista traumatico l'attore Klausi Kinski.
Ospite di Caterina Balivo a La volta buona, Tosca D'Aquino ha raccontato la sua carriera, il rapporto con le proprie passioni, la famiglia, l'impegno a teatro. Tutto questo mentre affronta una patologia per la quale, come aveva già spiegato, "non c'è cura". Si tratta dell'insufficienza venosa che l'ha colpita alle gambe. "Per questo non uso i tacchi e devo indossare sempre calze contenitive - ha detto l'attrice - d'inverno è comodo perché sono calde". Ma nel resto dell'anno bisogna bilanciare la dieta ("io ho 200 libri di diete a casa, ma anche 200 libri di ricette" ha scherzato Tosca nel programma della Balivo) e fare attività fisica mirata. Come yoga, nuoto o pilates, che però l'attrice detesta perché le trova noiose mentre trova stimolanti gli sport più dinamici, che però non può permettersi.
Tempo fa, sempre ospite di La volta buona, Tosca D'Aquino aveva rievocato gli esordi della sua carriera, quando si trovò sul set di Kinski Paganini, diretto e interpretato dal luciferino attore tedesco. In una scena, lei giovane adepta del Paganini concertista-stregone-seduttore, viene strapazzata in ogni modo fisico possibile, perché guarisca. La scena è molto forte, di quel set e di Kinski la D'Aquino ha detto: "Chi vorrei menare? Nella mia carriera l’unico rapporto complicato fu con Klaus Kinski, tanti anni fa feci un film con lui, ero molto giovane, e subii un po’ le angherie di questo personaggio, notoriamente molto difficile. Quindi, forse, è l’unico caso in cui tornando indietro non lo rifarei, perché ho sofferto molto. Era anche molto prepotente e violento. Io mi imposi di finire quel film, ma mi è restato uno shock".
Foto da Instagram, Ansa e Rai, fotogramma da Kinski Paganini