Striscia ironizza sul piccolo Leone, ma Fedez la prende male. E non finisce qui

Toccategli tutto ma non suo figlio Leone. Ecco perché Fedez si è letteralmente infuriato dopo che Striscia La Notizia ha ironizzato sull'intervento che il piccolo ha subito e che lui e Chiara Ferragni avevano reso pubblico sui social dicendo che sarebbe stato meglio "eliminare le corde vocali a Fedez".
L'ira di Fedez contro Striscia - Al rapper la battuta non è piaciuta affatto e ha replicato con un video sui social network nel quale osserva: “Proprio qualche giorno fa sottolineavo quando fosse spiacevole fare ironia di bassa lega sull’operazione di Leo. Poi la medesima battuta che non fa ridere è stata pedissequamente ripresa da Striscia mettendoci due risate registrate sopra. Bravi complimenti. Non imputo a nessuno - ha aggiunto Fedez - il fatto di non fare ironia sulla mia musica e su quanto faccia cagare, quello fatelo quanto volete, ma se non sapete cos’ha vissuto una famiglia prima di arrivare a un’operazione del genere io l’avrei evitato ed era evitabile, tutto qua. Poi è vero ho deciso di condividere questo momento non per pietismo ma per condividere le cose importanti della vita, però ci sono rimasto male. Sono rimasto basito che questa cosa sia stata fatta da Ricci che non reputo una persona stupida. Per questo interpreto questa operazione come pretestuosa e cattiva”, ha concluso Fedez.
La replica del Tg satirico - Striscia incassa ma non "demorde" e per tutta risposta annuncia un nuovo tapiro d'oro per il rapper: "Carissimo Federico Lucia, detto Fedez, siamo sempre stati dalla parte dei bambini. Non abbiamo mai fatto ironia sui più piccoli (certo, esclusi Brunetta e Berlusconi). Vogliamo bene a Leone e ieri gli abbiamo fatto anche tanti auguri per una buona convalescenza. Avremmo avuto da ridire se tu l’avessi chiamato Tapiro:la battuta era su di te, non sul bambino, e non c’erano neppure le risate finte. Non ci spiace che tu te la sia presa, perché è tutto un diabolico 'gomblotto' per farti attapirare. Una scusa per darti un altro Tapiro e cominciare a colmare quel ripiano vuoto della tua libreria, accanto a quello sul quale fanno già bella mostra tre Tapiri. Siamo i tuoi arredatori di fiducia e vorremmo sperare che ti tatuassi sul tuo adorabile corpo: 'Greggio e Striscià, gli artigiani della qualità'...", conclude 'Striscia'.