Sandra Milo: "Mio marito mi picchiava e ora ho problemi economici"

"La donna, con le sue rivendicazioni, è un tantino fuori di testa. Alcune si atteggiano a super donne. C'è una forma di rivendicazione, ma non si capisce di che cosa. Si sfogano così con le molestie sessuali. Si lamentano di cosa? Delle attenzioni maschili? Ma è sempre stato così, è il modo di manifestarsi del maschio. Il maschio si manifesta toccando, tentando di prendere qualcosa che gli piace". A parlare così è Sandra Milo, che ai microfoni di Rai Radio2 parla della sua carriera e del rapporto con gli uomini. Non tralasciando di avere problemi economici.
I problemi economici - "Ho iniziato a 12 anni - ha raccontato l'attrice - ora ne ho 85, quindi sono 73 anni che lavoro. Io stessa ho problemi economici, come tutti. Non sono momenti facili. Non sono mai stata ricca, è difficile arricchirsi con il solo lavoro. Ho avuto tre figlie a cui ho provveduto io, sempre e in tutto. Mi piace lavorare, mi sento piena di energie. E se lavorando posso aiutare i miei figli nei momenti difficili, ben venga. Non credo di essere l'unico caso".
"Tutti mi toccavano il sedere" - "Quando era giovane - ha proseguito Milo parlando delle donne di oggi - tutti mi toccavano il sedere. Mi dava fastidio, non accettavo, ma mi difendevo. Era una forma di ammirazione comunque. Detto questo, ovviamente, non ci devono mettere le mani addosso". "Una volta - ha proseguito l'attrice - dicevamo che uno ci aveva provato, era così. Tu dicevi di no o dicevi di sì, era una tua libera scelta. Puoi accettare anche uno scambio, che lui ti chieda attenzioni sessuali e in cambio ti dia una parte o una promozione. Ma anche lo scambio fa parte delle questioni quotidiane umane. Sempre scambiamo qualcosa con qualcun altro".
Mio marito mi picchiava - "Molte donne hanno paura di parlarne - racconta l'attrice - perché temono di affrontare determinate situazioni da sole. Ma non bisogna averne, non si deve per forza affrontare la vita in due, anche da sole si sta benissimo. Denunciare o no è una questione personale. A me non è mai piaciuto denunciare queste cose, ne ho parlato dopo tanto tempo, mi vergognavo anche per lui, pensavo Dio mio, come può essere arrivato a tanto. E' uscito di testa. Riconoscere i propri errori non è mai allegro. Proiettiamo sulle persone che amiamo un qualcosa che noi desidereremmo che fosse".