"C'ero anch'io, a Sanremo. Quando lo vidi – racconta Ornella Vanoni – gli corsi incontro, lui alzò gli occhi, aveva le pupille dilatate, capii. Per questo avvertii Dalida e il suo entourage di stare attenti." La grande interprete italiana torna a parlare del suicidio di Luigi Tenco, svelando un angosciante retroscena di quanto accaduto al Festival di Sanremo del 1967 (la canzone "Ciao amore, ciao" cantata con l'artista francese fu eliminata, ndr).
Perché era scosso - Amica e collega di molti artisti del passato, conosceva bene i lati oscuri del mondo dello spettacolo. "Non so se il loro fosse vero amore (quello con Dalila). Luigi era scosso anche perché la Rai gli aveva censurato la canzone", spiega a proposito del suicidio di Tenco.
Il tentato suicidio di Gino Paoli - Nell'intervista di Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, Ornella Vanoni ha ripercorso anche un altro drammatico episodio della storia della musica d'autore italiana: il tentato suicidio di Gino Paoli. "Sono andata a trovarlo in ospedale di notte, per non farmi fotografare, ed evitare che partisse il pettegolezzo: per chi si è sparato?". "Gino era in camera iperbarica e rideva come un matto – ricorda la cantante – Mi scompigliava i capelli e diceva di me: 'Sembra un setter, invece è un boxer! È il mio boxer!'"
Sulla politica attuale - Oltre ai ricordi personali, l'artista ha anche espresso le sue opinioni sulla scena politica attuale. "Rimpiango Andreotti e Craxi. Con tutti i difetti, era gente che sapeva gestire il Paese." E non ha risparmiato critiche, definendo Giorgia Meloni "carina" e "preparata", ma lamentando la mancanza di una squadra di livello. "Quando ho sentito che volevano prendersi pure la Scala, ero pronta a sdraiarmi davanti all’ingresso."
Le critiche a Elly Schlein - Infine, la cantante ha rivolto una critica a Elly Schlein, segretaria del PD, affermando: "Non è preparata, e mi dispiace. A sinistra non avevano una donna con più corpo, più sapienza, più cultura politica?"