Monica Guerritore, l'inganno migliore è il suo nudo integrale autentico. "Scelta perché non rifatta"


In un mondo di corpi ritoccati e finta giovinezza, Monica Guerritore, 67 anni, ha sbattuto in faccia all’industria cinematografica la potenza di un corpo maturo e autentico, conquistando il pubblico di "Inganno" su Netflix. Nei panni di Gabriella, una sessantenne innamorata di un uomo più giovane, l’attrice – scelta perché "non rifatta" – ha incantato con scene di nudo integrale, trasformando rughe e segni del tempo in carte vincenti. "A trent’anni sei già vecchia nel cinema italiano," ha denunciato al Bif&st, criticando un sistema che ignora le donne over 50. Il successo globale della serie, la più vista all’estero tra le italiane, prova che la naturalezza vince.
Il prossimo passo: Anna Magnani - Dopo il trionfo di Inganno, Monica Guerritore è pronta a una nuova sfida: interpretare e dirigere un film su Anna Magnani, la prima attrice italiana a vincere un Oscar. "Stiamo lavorando da tre anni a questo progetto," ha annunciato al Bif&st. "Le riprese inizieranno il 26 aprile." Il film, intitolato semplicemente Anna, non sarà una biografia tradizionale, ma un'immersione visionaria nella vita della Magnani al momento del suo massimo trionfo – l’Oscar per La rosa tatuata – e del suo successivo declino. "Cosa succede dopo quella vittoria? Tutto cambia, e non in meglio," ha anticipato Guerritore, che dedica il progetto al compianto Andrea Purgatori, co-sceneggiatore.

In un mondo di corpi ritoccati e finta giovinezza, Monica Guerritore, 67 anni, ha sbattuto in faccia all’industria cinematografica la potenza di un corpo maturo e autentico, conquistando il pubblico di "Inganno" su Netflix. Nei panni di Gabriella, una sessantenne innamorata di un uomo più giovane, l’attrice – scelta perché "non rifatta" – ha incantato con scene di nudo integrale, trasformando rughe e segni del tempo in carte vincenti. "A trent’anni sei già vecchia nel cinema italiano," ha denunciato al Bif&st, criticando un sistema che ignora le donne over 50. Il successo globale della serie, la più vista all’estero tra le italiane, prova che la naturalezza vince.
Il prossimo passo: Anna Magnani - Dopo il trionfo di Inganno, Monica Guerritore è pronta a una nuova sfida: interpretare e dirigere un film su Anna Magnani, la prima attrice italiana a vincere un Oscar. "Stiamo lavorando da tre anni a questo progetto," ha annunciato al Bif&st. "Le riprese inizieranno il 26 aprile." Il film, intitolato semplicemente Anna, non sarà una biografia tradizionale, ma un'immersione visionaria nella vita della Magnani al momento del suo massimo trionfo – l’Oscar per La rosa tatuata – e del suo successivo declino. "Cosa succede dopo quella vittoria? Tutto cambia, e non in meglio," ha anticipato Guerritore, che dedica il progetto al compianto Andrea Purgatori, co-sceneggiatore.

In un mondo di corpi ritoccati e finta giovinezza, Monica Guerritore, 67 anni, ha sbattuto in faccia all’industria cinematografica la potenza di un corpo maturo e autentico, conquistando il pubblico di "Inganno" su Netflix. Nei panni di Gabriella, una sessantenne innamorata di un uomo più giovane, l’attrice – scelta perché "non rifatta" – ha incantato con scene di nudo integrale, trasformando rughe e segni del tempo in carte vincenti. "A trent’anni sei già vecchia nel cinema italiano," ha denunciato al Bif&st, criticando un sistema che ignora le donne over 50. Il successo globale della serie, la più vista all’estero tra le italiane, prova che la naturalezza vince.
Il prossimo passo: Anna Magnani - Dopo il trionfo di Inganno, Monica Guerritore è pronta a una nuova sfida: interpretare e dirigere un film su Anna Magnani, la prima attrice italiana a vincere un Oscar. "Stiamo lavorando da tre anni a questo progetto," ha annunciato al Bif&st. "Le riprese inizieranno il 26 aprile." Il film, intitolato semplicemente Anna, non sarà una biografia tradizionale, ma un'immersione visionaria nella vita della Magnani al momento del suo massimo trionfo – l’Oscar per La rosa tatuata – e del suo successivo declino. "Cosa succede dopo quella vittoria? Tutto cambia, e non in meglio," ha anticipato Guerritore, che dedica il progetto al compianto Andrea Purgatori, co-sceneggiatore.

