L'attore del momento è quanto di più distante dai concetti di divismo e di volerci essere a tutti i costi. Veneto di Verona, da dieci anni abita a Roma, 41 anni il prossimo dicembre, Matteo Màrtari (basta, sbagliare l'accento sul nome) è il nome un po' sulla bocca di tutti negli ultimi anni e specialmente mesi. Merito di una serie di successi, da Cuori al recente Brennero, ma prima c'erano stati I bastardi di Pizzofalcone e il coraggioso L'Alligatore.
L'attore veneto ha una fisicità molto particolare e una presenza e timbro vocale che lo fanno spiccare nel panorama di casa nostra. Ma quando si parla del suo privato, vince il mistero e la voglia di riservatezza, misti a una grande semplicità di modi e di visione della vita.
Di sé, Martari dice: "Io faccio l'attore, non sono un attore. E sono un panettiere, questo è fondamentale". Figlio di una famiglia semplice, per pagarsi gli studi come attore ha fatto il modello per sei anni. L'attore ama le cose semplici, gli animali, il suo cane, la sua moto, è uno che fa molto sport, specie le arrampicate in montagna, che considera il suo habitat naturale.
Un viso e una voce che non ti dimentichi. Gelosissimo del privato, di lui si sa poco. Se non che anni fa è stato legato per un breve periodo a Miriam Leone, e che interrogato sul successivo matrimonio di lei con il musicista Paolo Carullo, si sia limitato a rispondere: "Cosa ho da dire? Nulla, al massimo che se sono felici io sono felice per loro". Credente, anche nell'istituzione del matrimonio, è però uno spirito libero. Nel tempo ha reimpostato il suo rapporto con le donne. E' servito? In una intervista ha detto: "Sono single, fate voi".
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