Luca e Paolo e la satira anti Russia. Lilin pro Putin: "Sfonderei il cranio a tutti e due"


Ricordate Nicolai Lilin? Quello del fortunato libro Educazione Siberiana da cui Salvatores trasse anche un film, che fece conoscere al pubblico italiano la Transnistria da cui viene lui. Una autoproclamatasi repubblica indipendente fra Ucraina e Moldavia, che la comunità internazionale non riconosce se non come parte della Moldavia stessa.
Ebbene, a Nicolai Lilin, scrittore, tatuatore, attivista pro Russia e pro Putin (molto attivo anche su Telegram) non è piaciuta per niente la copertina satirica affidata da Giovanni Floris a Luca e Paolo prima della puntata di diMartedì del 25 febbraio scorso.
Dove, fra i bersagli del duo comico ligure, c'era il giornalista filorusso Vincenzo Lorusso, che ha voluto promuovere una petizione contro il presidente Mattarella che ha avuto parole dure contro i metodi di Putin, ravvisando similitudini con certe derive che portarono all'ascesa del nazismo. Lorusso è andato a raccogliere firme su Petizioni.it, e avendone 10mila le ha portate a Marija Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russa.
E poi vai con le prese in giro a chi ha firmato quella petizione, con giochi di parole simil-russi tipo Galina Cocilova e Vagina Seminova. A Lilin l'ironia non è piaciuta, e come ospite del canale Youtube Contronarrazione ha minacciato: "Vincenzo mi ha mandato uno spezzone di questi due, non so nemmeno come chiamarli. Due ignoranti che non fanno ridere né piangere. Gli sfonderei il cranio e gli farei ingoiare i denti. Non guardo la tv italiana. Io ho lavorato nella tv italiana, per questo non la guardo. Io questo porcile schifoso veramente lo brucerei col lanciafiamme". Perché? Perché a detta di Lilin, guardiano della verità: "Il male dell’Italia è che abbiamo poche persone come Vincenzo e Andrea e abbiamo troppi nulla facenti, profumatamente pagati come quei due idioti dei quali avevo appena parlato".
Foto Mediaset, fotogrammi La 7, immagini Instagram

Ricordate Nicolai Lilin? Quello del fortunato libro Educazione Siberiana da cui Salvatores trasse anche un film, che fece conoscere al pubblico italiano la Transnistria da cui viene lui. Una autoproclamatasi repubblica indipendente fra Ucraina e Moldavia, che la comunità internazionale non riconosce se non come parte della Moldavia stessa.
Ebbene, a Nicolai Lilin, scrittore, tatuatore, attivista pro Russia e pro Putin (molto attivo anche su Telegram) non è piaciuta per niente la copertina satirica affidata da Giovanni Floris a Luca e Paolo prima della puntata di diMartedì del 25 febbraio scorso.
Dove, fra i bersagli del duo comico ligure, c'era il giornalista filorusso Vincenzo Lorusso, che ha voluto promuovere una petizione contro il presidente Mattarella che ha avuto parole dure contro i metodi di Putin, ravvisando similitudini con certe derive che portarono all'ascesa del nazismo. Lorusso è andato a raccogliere firme su Petizioni.it, e avendone 10mila le ha portate a Marija Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russa.
E poi vai con le prese in giro a chi ha firmato quella petizione, con giochi di parole simil-russi tipo Galina Cocilova e Vagina Seminova. A Lilin l'ironia non è piaciuta, e come ospite del canale Youtube Contronarrazione ha minacciato: "Vincenzo mi ha mandato uno spezzone di questi due, non so nemmeno come chiamarli. Due ignoranti che non fanno ridere né piangere. Gli sfonderei il cranio e gli farei ingoiare i denti. Non guardo la tv italiana. Io ho lavorato nella tv italiana, per questo non la guardo. Io questo porcile schifoso veramente lo brucerei col lanciafiamme". Perché? Perché a detta di Lilin, guardiano della verità: "Il male dell’Italia è che abbiamo poche persone come Vincenzo e Andrea e abbiamo troppi nulla facenti, profumatamente pagati come quei due idioti dei quali avevo appena parlato".
Foto Mediaset, fotogrammi La 7, immagini Instagram

Ricordate Nicolai Lilin? Quello del fortunato libro Educazione Siberiana da cui Salvatores trasse anche un film, che fece conoscere al pubblico italiano la Transnistria da cui viene lui. Una autoproclamatasi repubblica indipendente fra Ucraina e Moldavia, che la comunità internazionale non riconosce se non come parte della Moldavia stessa.
Ebbene, a Nicolai Lilin, scrittore, tatuatore, attivista pro Russia e pro Putin (molto attivo anche su Telegram) non è piaciuta per niente la copertina satirica affidata da Giovanni Floris a Luca e Paolo prima della puntata di diMartedì del 25 febbraio scorso.
Dove, fra i bersagli del duo comico ligure, c'era il giornalista filorusso Vincenzo Lorusso, che ha voluto promuovere una petizione contro il presidente Mattarella che ha avuto parole dure contro i metodi di Putin, ravvisando similitudini con certe derive che portarono all'ascesa del nazismo. Lorusso è andato a raccogliere firme su Petizioni.it, e avendone 10mila le ha portate a Marija Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russa.
E poi vai con le prese in giro a chi ha firmato quella petizione, con giochi di parole simil-russi tipo Galina Cocilova e Vagina Seminova. A Lilin l'ironia non è piaciuta, e come ospite del canale Youtube Contronarrazione ha minacciato: "Vincenzo mi ha mandato uno spezzone di questi due, non so nemmeno come chiamarli. Due ignoranti che non fanno ridere né piangere. Gli sfonderei il cranio e gli farei ingoiare i denti. Non guardo la tv italiana. Io ho lavorato nella tv italiana, per questo non la guardo. Io questo porcile schifoso veramente lo brucerei col lanciafiamme". Perché? Perché a detta di Lilin, guardiano della verità: "Il male dell’Italia è che abbiamo poche persone come Vincenzo e Andrea e abbiamo troppi nulla facenti, profumatamente pagati come quei due idioti dei quali avevo appena parlato".
Foto Mediaset, fotogrammi La 7, immagini Instagram

