La svolta di Keira Knightley: "Sesso sul set solo se dirige una donna"





Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
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Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
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Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
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Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
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Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
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Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
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Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
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Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
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Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.
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Gli abusi sessuali, gli scandali nei centri di potere (a cominciare da Hollywood) e il nuovo vigore mediatico del movimento MeToo stanno portando a ridiscutere pratiche ritenute consolidate. Come quelle relative alle scene di sesso e nudo sui set di cinema e tv, spesso con attrici in pose esplicite. Fra le prime a prendere posizione per un cambiamento, ecco l'attrice inglese Keira Knightley. Intervistata in un podcast su Metro-Chanel Connects, la Knightley ha detto: "Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna.mNon ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini".
Quindi basta scene di sesso e nudo se il regista è un uomo. Ancora la Knightley: "Non voglio che siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile. Detto questo, ci sono momenti in cui capisco che una scena di sesso sarebbe davvera bella in un determinato film e in pratica hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy". Ad Hollywood va intanto diffondendosi la figura del coordinatore dell'intimità degli attori sul set, che dovrà dire loro cosa fare e cosa no per il pieno rispetto della dignità di entrambi nelle scene di sesso.
Per alcuni è la morte della libertà creativa, per altri un nuovo passo verso la piena parità dei sessi. Il dibattito resta aperto.