Sono passati due anni dalla diagnosi di mieloma per il maestro Giovanni Allevi, ma la sua determinazione continua a ispirare chiunque segua la sua straordinaria storia. Dopo un periodo di dura lotta contro la malattia, era riuscito a tornare sul palco, regalandoci uno dei momenti più toccanti dell'ultima edizione del Festival di Sanremo.
Tra angoscia, incubi e panico - Nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Allevi racconta senza filtri la sua personale battaglia: "Ho pensato che avrei passato tutto il mio tempo futuro in compagnia di un dolore fisico. Quindi ho provato angoscia, ansia, incubi, panico." Ma nonostante le difficoltà, non si è mai arreso. Come lui stesso afferma, "dal mieloma non si guarisce mai, anche se in realtà si guarisce giorno per giorno."
Il percorso di Allevi è stato segnato da momenti davvero difficili: il mal di schiena lancinante, la terapia a base di oppiacei, il rischio concreto di finire su una sedia a rotelle. Eppure, la sua forza di volontà e la passione per la musica lo hanno aiutato a superare ogni ostacolo. "Oggi riesco a controllare il tremore con un auto-inganno al cervello. Se mi tremano le dita penso che è bello, che sta andando in scena la mia fragilità, che sono autentico, sono io."
L'aiuto del suo gattino - Nel suo nuovo libro "I nove doni", Allevi racconta il suo viaggio interiore, fatto di sofferenza ma anche di scoperte preziose. La meditazione, la contemplazione e persino il suo gattino hanno avuto un effetto curativo, aiutandolo a liberarsi dai pensieri negativi e a vivere l'attimo presente con una nuova consapevolezza.