Dal jet set alla bancarella: la clamorosa parabola di Lele Mora, ora felice tra gli ambulanti


"Dalle stelle alle stalle? No, sono più felice di prima." Con queste parole Lele Mora, l'ex manager dei VIP che ha plasmato il mondo dello spettacolo italiano nei primi anni 2000, sintetizza la sua incredibile parabola di vita. Un tempo sedeva nei salotti più esclusivi di Milano, oggi vende capi d'abbigliamento in una bancarella al mercato di Torino. Ma andiamo con ordine.
Mora era il Re Mida dello showbiz italiano - Il suo tocco trasformava aspiranti star in celebrità di prima grandezza: Belen Rodriguez, Simona Ventura, Sabrina Ferilli sono solo alcuni dei nomi che devono il loro successo al suo fiuto per il talento. Un impero costruito sulle fondamenta del gossip e delle pubbliche relazioni, con un fatturato da capogiro e una vita vissuta nel lusso più sfrenato.
Particolarmente nota la sua amicizia con Fabrizio Corona, altro personaggio controverso del jet set italiano. I due, accomunati da un'innata capacità di fiutare lo scoop e monetizzare il gossip, hanno dominato le cronache mondane per anni, tra feste esclusive e contratti milionari.
Le accuse di evasione fiscale e bancarotta - Ma come nelle migliori parabole, la caduta è stata tanto fragorosa quanto l'ascesa. Le accuse di evasione fiscale e bancarotta fraudolenta hanno portato Mora dietro le sbarre, segnando la fine definitiva della sua era dorata. Una discesa che avrebbe piegato chiunque, ma non lui.
Oggi, con la serenità di chi ha vissuto mille vite, Mora racconta aneddoti che sembrano sceneggiature di film: "Ho incontrato 41 capi di Stato, sono stato amico di cinque pontefici. Una volta ho persino accompagnato Papa Wojty?a a conoscere Fidel Castro a Cuba, insieme a Valeria Marini e Leonardo DiCaprio."
La sua nuova vita da ambulante nel mercato torinese, frequentato dall'alta borghesia della città, sembra avergli restituito quella dimensione umana che forse gli era mancata negli anni del successo. "Venditori si nasce," afferma con la stessa sicurezza di quando trattava contratti milionari per i suoi assistiti.
Chi si aspettava di trovare un uomo amareggiato è rimasto deluso. L'ex manager, oggi "bisnonno felice", continua a ricevere inviti dalle televisioni ma preferisce la sua nuova dimensione: "Stare in mezzo alla gente comune mi piace, pure al mercato."

"Dalle stelle alle stalle? No, sono più felice di prima." Con queste parole Lele Mora, l'ex manager dei VIP che ha plasmato il mondo dello spettacolo italiano nei primi anni 2000, sintetizza la sua incredibile parabola di vita. Un tempo sedeva nei salotti più esclusivi di Milano, oggi vende capi d'abbigliamento in una bancarella al mercato di Torino. Ma andiamo con ordine.
Mora era il Re Mida dello showbiz italiano - Il suo tocco trasformava aspiranti star in celebrità di prima grandezza: Belen Rodriguez, Simona Ventura, Sabrina Ferilli sono solo alcuni dei nomi che devono il loro successo al suo fiuto per il talento. Un impero costruito sulle fondamenta del gossip e delle pubbliche relazioni, con un fatturato da capogiro e una vita vissuta nel lusso più sfrenato.
Particolarmente nota la sua amicizia con Fabrizio Corona, altro personaggio controverso del jet set italiano. I due, accomunati da un'innata capacità di fiutare lo scoop e monetizzare il gossip, hanno dominato le cronache mondane per anni, tra feste esclusive e contratti milionari.
Le accuse di evasione fiscale e bancarotta - Ma come nelle migliori parabole, la caduta è stata tanto fragorosa quanto l'ascesa. Le accuse di evasione fiscale e bancarotta fraudolenta hanno portato Mora dietro le sbarre, segnando la fine definitiva della sua era dorata. Una discesa che avrebbe piegato chiunque, ma non lui.
Oggi, con la serenità di chi ha vissuto mille vite, Mora racconta aneddoti che sembrano sceneggiature di film: "Ho incontrato 41 capi di Stato, sono stato amico di cinque pontefici. Una volta ho persino accompagnato Papa Wojty?a a conoscere Fidel Castro a Cuba, insieme a Valeria Marini e Leonardo DiCaprio."
La sua nuova vita da ambulante nel mercato torinese, frequentato dall'alta borghesia della città, sembra avergli restituito quella dimensione umana che forse gli era mancata negli anni del successo. "Venditori si nasce," afferma con la stessa sicurezza di quando trattava contratti milionari per i suoi assistiti.
Chi si aspettava di trovare un uomo amareggiato è rimasto deluso. L'ex manager, oggi "bisnonno felice", continua a ricevere inviti dalle televisioni ma preferisce la sua nuova dimensione: "Stare in mezzo alla gente comune mi piace, pure al mercato."


